Si è svolto lo scorso 4 febbraio presso la sala Notorious Cinemas di Rovigo il convegno dal titolo "Verso la sostenibilità del reddito dell'azienda agricola" organizzato dal Consorzio Agrario del Nordest. La sala era gremita e la presenza massiccia degli agricoltori, in un momento così difficile sotto il profilo economico per il settore, ha confermato l'interesse stringente verso gli argomenti proposti e verso la nuova organizzazione del Consorzio Agrario che si appresta a rappresentare per metodi ed obiettivi un nuovo modo di fare servizio in agricoltura.
Massimo Moretto del Consorzio Agrario del Nordest ha sottolineato come l'avvio dell'iter di definizione della nuova Politica Agricola Comunitaria sulla scia del pacchetto di misure che la Commissione Europea con il Green Deal ha intenzione di realizzare con l'obiettivo di ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2050, comporterà significativi cambiamenti nella disponibilità all'uso di agrofarmaci e concimi.
In particolare per le riduzioni all'uso dei concimi sarà possibile rendere virtuose tali limitazioni, in quanto l'attività di sperimentazione del Consorzio Agrario è già oggi nella condizione di certificare che l'uso di biostimolanti di origine naturale, in grado di agire sull'attività fisiologica della pianta, consentiranno di ridurre significativamente la concimazione chimica migliorando le performance produttive e qualitative delle colture. Batteri, funghi, sostanze umiche rappresenteranno la via attraverso la quale superare i limiti determinati da stress idrico, termico e nutrizionale, senza danneggiare le performance delle colture.
Un cambiamento di rotta obbligatorio che abbia come obiettivo il rispetto dell'ambiente e il miglioramento della redditività dell'azienda agricola è stato l'oggetto dell'intervento di Francesco Marinello, direttore e docente del Corso di Agricoltura di Precisione dell'Università di Padova che ha introdotto la platea ai vantaggi economici che questa tecnologia rappresenta per le aziende agricole. La conoscenza puntuale, campo per campo, delle caratteristiche pedologiche dei terreni, unite al miglioramento dell'efficienza nell'uso delle macchine, dei carburanti, del tempo lavoro, consentono di ottenere quel salto di qualità produttivo e quella riduzione dei costi ai quali non è più possibile prescindere in un'agricoltura diventata esasperatamente competitiva.
L'agricoltura di precisione e la formazione tecnologica degli agricoltori permetterà ulteriori salti di qualità verso l'agricoltura digitale. Le informazioni dettagliate dei fattori produttivi, le innovazioni tecniche che consentono di produrre migliorando qualità dei raccolti e rispettando l'ambiente, il rispetto delle regole del lavoro e dei lavoratori, l'origine del prodotto, sono tutte informazioni di proprietà dell'azienda agricola che il mercato fino ad oggi non è mai stato in grado di controllare completamente e conseguentemente di valorizzare.
L'intervento di Massimo Morbiato di EZLab, start up innovativa del settore digitale, ha introdotto alla nuova tecnologia della Blockchain che vedrà nel settore dell'Agrifood uno dei principali ambiti economici di applicazione. Il sistema della "catena dei blocchi" permetterà alle aziende agricole più evolute di riappropriarsi del ruolo di interlocutore primario nella catena commerciale, certificando in modo certo e non modificabile le singole specificità delle produzioni e rendendo i prodotti riconoscibili e tracciabili lungo tutto il percorso della filiera alimentare. Una garanzia rivoluzionaria per il consumatore che consentirà uno sviluppo efficace nel processo di avvicinamento e di fiducia verso il mondo della produzione agricola.