Nonostante durante la pandemia sia stata garantita finora una fornitura ininterrotta di frutta e verdura fresca ai cittadini europei confinati in casa, la crisi ha continuato a destabilizzare il settore mettendo a rischio l'approvvigionamento alimentare a lungo termine.
In una lettera inviata al Commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski, l'associazione di categoria Freshfel Europe ha chiesto urgenti misure di sostegno finanziario e flessibilità negli strumenti della PAC-Politica Agricola Comune, al fine di fornire la necessaria stabilità al settore ortofrutticolo fresco.
Attualmente, i coltivatori sono alle prese con significativi aumenti dei costi, stimati in almeno 500 milioni di euro al mese. Il settore ha anche perso l'accesso al comparto dei servizi alimentari, che rappresenta il 25-30% dell'offerta di mercato, e anche le esportazioni di frutta e verdura fresche dell'UE verso Paesi terzi, per un valore di 5 miliardi di euro all'anno, devono far fronte a notevoli difficoltà.
L'evoluzione dell'emergenza pandemica continuerà a portare ulteriore stress economico al settore, e minaccerà la sostenibilità finanziaria dell'approvvigionamento di frutta e verdura fresca.
La lettera della Freshfel Europe al Commissario europeo Wojciechowski, avverte che il settore ortofrutticolo europeo non può sostenere l'aumento del livello di produzione e i costi logistici derivanti dalla crisi Covid-19, senza mettere a repentaglio l'offerta di frutta e verdura fresca a lungo termine. Il sostegno finanziario è essenziale, congiuntamente ad altre misure come la flessibilità nella gestione degli strumenti della PAC, per consentire al settore di continuare a bilanciare i costi aggiuntivi relativi alla pandemia con la sostenibilità economica.
Osservando l'enorme onere finanziario che grava sul settore, il delegato generale della Freshfel Europe ha affermato che "i costi aggiuntivi nei frutteti e negli impianti di confezionamento sono stimati in almeno 0,05 euro/kg, oltre a dover considerare un sovrapprezzo nel trasporto all'interno dell'UE, di 0,05 euro/kg”.
Insieme, questi costi rappresentano circa 500 milioni di euro, dato il volume prodotto e spedito mensilmente. Binard ha anche sottolineato che il settore dovrebbe essere considerato essenziale per garantire l'accesso a strumenti e misure di protezione, che consentirebbero il ritorno alle normali condizioni operative, il più presto possibile. Questo dovrebbe comprendere l'accesso a gel disinfettanti, mascherine e test sierologici, consentendo al settore di rimuovere le misure di distanziamento sociale. Con la disponibilità di tutti i lavoratori stagionali, questi cambiamenti faciliterebbero le attività nei frutteti e le operazioni logistiche, così da tornare ai normali elevati tassi di efficienza e garantire la fornitura.
Mentre insiste ancora la pandemia da Covid-19, Freshfel Europe sostiene che è necessario adottare a livello europeo ulteriori misure nell'ambito della PAC, per evitare una crisi dell'approvvigionamento alimentare nel corso dell'anno, e garantire che il settore continui a rifornire i consumatori europei di frutta e verdura fresca nei prossimi mesi, a prezzi accessibili.
Freshfel Europe ha inoltre raccomandato al Commissario Wojciechowski, alla luce delle pesanti ripercussioni derivanti dalla crisi, di riesaminare anche le diverse politiche collegate ai settori agricolo e frutticolo, come la ricerca e l'innovazione, le riforme organiche, la politica di promozione, quella del commercio internazionale e la prossima strategia Farm to Fork. Dovrebbero essere analizzate anche le condizioni in continua evoluzione, in materia di assicurazione e assicurazione del credito e la parità di accesso alla liquidità.
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Nicola Pisano
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