"La melanzana violetta di Longobardi, in provincia di Cosenza, è un ortaggio con tanta polpa, pochi semi e poca acqua. Data la sua buccia sottilissima e delicata, questa melanzana può essere utilizzata nella sua interezza ed è adatta per diverse trasformazioni. Un'altra sua caratteristica è che non ha necessità di essere messa sotto sale". Così Francesco Saliceti, imprenditore e gastronomo, parla della melanzana De.Co (denominazione comunale) del suo territorio, i cui terreni sono al momento in fase di preparazione per il trapianto in pieno campo. La raccolta inizierà nel mese di giugno. Sono anche in corso sperimentazioni in serra.
La De.Co. viene attribuita esclusivamente alla melanzana fresca e a quella sottolio. La varietà di melanzana tipica di Longobardi è una pianta erbacea annuale che può raggiungere il metro e mezzo di altezza, le foglie sono di forma acuta, di colore verde, con una nervatura pronunciata quasi priva di spine. I fiori si presentano piuttosto grandi, di colore violetto e possono essere solitari, mentre il frutto è una bacca di forma allungata e clariforme, la cui buccia è liscia, sottile e lucida, di colore viola medio, che sfuma al bianco vicino al calice poco spinoso.
"La nostra melanzana matura 60-90 giorni dopo il trapianto in pieno campo e può arrivare a una pezzatura di anche 1 kg – continua Saliceti – La raccolta è effettuata rigorosamente a mano. In alcuni casi, intervenendo con operazioni di potatura, si può allungare il periodo di raccolta, anche fino ai primi freddi invernali. Eccezionalmente, per via del clima mite dello scorso autunno-inverno, siamo arrivati fino al mese di dicembre 2019. Il conferimento avviene in cassette di legno, plastica o cartone (denominati plateau) e lo stoccaggio deve avvenire in luogo fresco e asciutto per un massimo di 24 ore".
Come riportato nel protocollo della De.Co, la pianta viene colpita da malattie di origine fungina e batterica, tra cui la maculatura batterica e il cancro batterico. Tra le malattie fungine troviamo la botrite, l'oidio, la peronospora, il fjtium, la rizoctonia. "Sono consentiti – sottolinea Saliceti – gli interventi di lotta biologica o integrata, nel rispetto della normativa vigente, tra cui il rame, lo zolfo, il tricoderma, il bacillus amiloliquefacie".
La melanzana violetta di Longobardi può essere trasformata in sottolio, essiccata ed essere ingrediente di diverse ricette gastronomiche.
"Sicuramente, non è il prodotto più importante di Longobardi, ma rappresenta un volano per attrarre l'attenzione sul nostro territorio. Il valore della De.Co è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica un comune. Un'opportunità di marketing territoriale, quindi", conclude Saliceti.