Nella regione agricola centrale della Serbia, le forti piogge e le grandinate hanno gravemente colpito numerose piantagioni di mirtilli e altri prodotti ortofrutticoli. E' ancora troppo presto per calcolare esattamente i danni che questi eventi meteo estremi causeranno alla produzione e alla raccolta dei mirtilli, che inizierà a giugno.
Secondo un rapporto del Supreme Audit Institution (SAI), che corrisponde all'istituto di audit dello Stato serbo, negli ultimi tre anni la Serbia ha perso circa 50 milioni di euro a causa di questi eventi meteo (sempre più ricorrenti). Quasi il 95% delle perdite corrisponde a danni causati all'attività agricola del Paese, principalmente alla produzione frutticola.
Come la maggior parte dei Paesi dei Balcani occidentali, le autorità serbe hanno diffuso, promosso e investito molto nella coltivazione del mirtillo, al punto che la produzione dovrebbe aumentare di oltre il 30% nella prossima stagione.
Nonostante queste tempeste e le forti grandinate, la previsione sulla produzione dei mirtilli in Serbia continua a essere buona, perché le aziende agricole hanno la migliore tecnologia e hanno adattato il raccolto al contesto agricolo regionale.
La Serbia esporta i suoi mirtilli sopratutto nei mercati vicini. Effettua spedizioni in Russia, Turchia, nei mercati dell'Europa occidentale e nei Paesi del Medio Oriente.
Ci sono 242.000 ettari di aree seminative a Belgrado, di cui 150.000 ettari attualmente utilizzati, quindi la possibilità di investire è molto alta. La Serbia è al 17° posto nel mondo in termini di ettari disponibili, il che significa chiaramente che il destino della Serbia è nell'agricoltura.
Fonte: blueberriesconsulting.com