Un focus a tutto campo sui portinnesti per pomodoro in un convegno Top Seeds
A introdurre i lavori è stato Giuseppe Fioretti, General manager Top Seeds Italia, che ha raccontato alla folta platea di agronomi e produttori invitati per l'occasione, l'origine della società e i settori in cui opera.
"Top Seeds Italia, nata nel 2012, è la filiale italiana di Top Seeds International, società israeliana fondata nel 2003 - ha spiegato il General manager - ed è specializzata nel settore della ricerca e produzione di sementi ibride di qualità. Da alcuni mesi, la società è proprietà della giapponese Mitsui, che vanta un fatturato di 42 miliardi di dollari e occupa 43 mila dipendenti in molti settori produttivi" (cfr. precedente notizia).
La società giapponese ha fatto il suo ingresso nel settore dell'agricoltura da non molto tempo, attraverso la Unit 'Nutrition & Agriculture Business', assorbendo specialisti di altissimo profilo a livello internazionale.
Videointervista Giuseppe Fioretti
"I nostri prodotti – ha ricordato Fioretti – sono sviluppati principalmente in Israele, Italia e Spagna, cioè in ambiente mediterraneo e questo permette ai nostri ibridi un ideale adattamento alle nostre condizioni pedoclimatiche. Inoltre, Top Seeds è specializzata nella produzione e commercializzazione di varietà ibride di alta qualità non Ogm, prodotti che garantiscano una elevato valore aggiunto per i nostri produttori".
Prof. Francesco Giuffrida
I lavori sono entrati nel vivo con Francesco Giuffrida, professore associato di Orticoltura e floricoltura presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania, il quale ha relazionato su 'Innesti erbacei, potenzialità ed effetti sulle colture'. Il docente ha posto l'accento sulle corrette scelte del portainnesto e su come contribuiscano al miglioramento dei risultati produttivi della pianta.
"Per la scelta del portainnesto - ha spiegato - si parte dalle resistenze agli stress abiotici, che tengano conto delle escursioni termiche, dello stress chimico e di quello idrico".
"Quando si innesta una pianta, si ha una interazione di molte variabili - ha aggiunto tra le altre cose Giuffrida - perché esiste un'importante scambio di sostanze di varia natura, anche ormonale, tra i due bionti; entrambi contribuiscono quindi a determinare le caratteristiche della pianta. Basti pensare che le diverse combinazioni tra portainnesto e nesto possono generare significative differenze nella crescita della pianta. Il vigore di una pianta non è sempre e comunque correlato positivamente con la resa della stessa. Infine, differenti tecniche di coltivazione, come tutti gli altri fattori ambientali, influenzano l'espressione del potenziale di ciascuna combinazione nesto-portinnesto".
A seguire, la volta di Alessandro Vitale, ricercatore in forza alla sezione di Patologia vegetale presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania, il cui intervento è stato incentrato su una rappresentativa ed esaustiva rassegna delle principali 'Problematiche fitopatologiche telluriche del pomodoro da mensa', con particolare riferimento alla zona di produzione che si estende da Gela a Pachino con perno centrale nella provincia di Ragusa.
Dopo alcuni concetti di carattere generale sui patogeni tellurici (soilborne), Vitale ha descritto le problematiche fitopatologiche da funghi fitopatogeni (Fusarium spp. Pyrenochaeta lycopersici, Verticillium dahliae, Colletotrichum coccodes ecc.), batteri e nematodi (del genere Meloidogyne) dell'apparato ipogeo del pomodoro, con una particolare attenzione alla recrudescenza delle infezioni già note ad agricoltori e tecnici, ma anche a quelle meno conosciute e di recente introduzione per il comprensorio in esame, ivi inclusi i "Complessi di malattia" che pongono numerose limitazioni agli addetti ai lavori per il loro contenimento.
Ampio spazio è stato dedicato, nella relazione del dott. Vitale, sia alla presentazione dei risultati delle sperimentazioni, ottenuti dallo staff di ricerca dell'Università di Catania (di cui fa parte lo stesso Vitale), sia al ruolo fondamentale che riveste e potrebbe ricoprire l'uso sostenibile e ragionato di portinnesti e di varietà (nonché delle loro combinazioni) di pomodoro, resistenti ai principali patogeni tellurici nell'ambito delle Strategie di Lotta Integrate (Integrated Pest Management).
Sono stati poi presentati da Giovanni Causarano, Tecnico Commerciale di Top Seeds Italia, i risultati di una prova di interazione nesto/portinnesto condotta in collaborazione con il Di3A dell'Università degli Studi di Catania.
Nella suddetta prova sono state messe a confronto tutte le combinazioni tra i sette ciliegini più coltivati in ciclo invernale e gli otto portinnesti interspecifici di maggiore diffusione sul territorio nazionale, oltre che i testimoni non innestati di ciascun nesto.
Dalla fusione dell'esperienza in campo dei tecnici Top Seeds e della profonda conoscenza dei metodi sperimentali di Michele Agnello, dottorando del Di3A, è scaturito un disegno sperimentale valido da un punto di vista scientifico e rappresentativo del segmento produttivo preso in esame.
La prova è stata condotta in c.da Macconi, Agro di Acate (RG), con trapianto effettuato il 5 ottobre 2016, in serra fredda, su suolo sabbioso con EC dell'acqua di irrigazione pari a 2,5 mS.
Sono stati rilevati, per ciascuna ripetizione di ogni tesi, dati relativi alla produzione di sostanza secca, alla PLV-Produzione Lorda Vendibile, al peso medio dei frutti e al colore degli stessi. A fine prova, in data 31 maggio 2017, è stato valutato lo stato fitosanitario degli apparati radicali.
Tra i portinnesti di medio-alta vigoria, Top Gun ha avuto ottime performance di Produzione Lorda Vendibile associate a valori medio-bassi di Sostanza Secca di fusto e foglie. Questo si traduce in un grande vantaggio per i cicli di coltivazione autunno-vernini, dove l'eccessiva copertura fogliare crea spesso problemi di ordine fitosanitario. I dati colorimetrici evidenziano come, malgrado l'elevato vigore, Top Gun non interferisca negativamente sul colore rosso dei frutti.
Top Pittam, portinnesto di media vigoria, ha dato risultati entusiasmanti in termini di resa, colore e precocità, soprattutto sotto la varietà market leader del segmento cherry. La combinazione Eletta/Pittam è risultata essere la migliore, se si prendono in considerazione contemporaneamente le caratteristiche di produttività, colore e contenuto in sostanza secca dei grappoli (minor contenuto d'acqua... quindi sapore).
Il nuovissimo ibrido pre-commerciale di Top Seeds '8614' si è dimostrato il più 'adattabile ' tra i portinnesti valutati, in quanto ha dato rese ottimali o subottimali in combinazione con tutti i nesti. Questo denota una spiccata affinità con essi, ai quali ha conferito maggiore tolleranza agli stress biotici e abiotici e nessuna interferenza sulle specifiche caratteristiche di precocità, colore e copertura fogliare.
Di tenore più tecnico-pratico è stato invece l'intervento di Paolo Battistel, Consulente agronomico della società Ceres, che ha parlato di 'Gestione della pianta innestata e relative indicazioni operative'.
Dopo una breve analisi sulla diffusione dell'uso delle piante innestate, che "in Sicilia è ben lontana dalle percentuali di utilizzo di altri paesi come Olanda, Turchia e Marocco", Battistel ha sottolineato come non si sia a conoscenza di "controindicazioni nell'utilizzo dei portainnesti, augurandosi l'adozione di questa tecnica nel maggior numero delle aziende locali in tempi brevi."
Battistel ha inoltre portato ad esempio le produzioni vivaistiche olandesi, dove imperversa la robotizzazione "che permette di stabilire in una frazione di secondo quali piantine sono pronte all'innesto, ottimizzando in tal modo i costi del vivaista".
Videointervista Paolo Battistel
In un excursus dettagliato, l'esperto individua i vantaggi dell'innesto, a partire dalla resistenza ai patogeni radicali e ai virus, ma anche agli stress ambientali.
Foto di gruppo del team Top Seeds Italia, da sx: Giuseppe Fioretti, Valentina Gambino, Carmelo Palermo, Rosario Privitera, Giovanni Causarano, Fabrizio Iurato
"A conti fatti, una pianta innestata ha un minor costo finale - ha detto infine Battistel - se si considerano tutti i fattori legati alla produttività e alle resistenze."
Contatti:
Top Seeds Italia Srl
Pino Fioretti - General Manager Top Seeds Italia
Tel.: +39 07731711138
Email: [email protected]
Fabrizio Iurato - Tec. Commerciale Italia
Tel.: +39 3470581062
Email: [email protected]
Giovanni Causarano - Tec. Commerciale Italia
Tel.: +39 3470435235
Email: [email protected] TOP SEEDS ITALIA SRL
Web: www.topseedsitalia.com