I vantaggi che si possono ottenere con i concimi a cessione controllata sono numerosi:
■ Colture uniformi, grazie al rilascio controllato degli elementi nutritivi
■ Maggior protezione contro gli eccessi di salinità a inizio stagione
■ Rese maggiori o uguali con un apporto inferiore di minerali (dosi più basse)
■ Meno applicazioni, più facilità d'uso
■ Meno dilavamento a vantaggio dell'ambiente e a garanzia dell'efficacia nutritiva
Tra tutti, l'ultimo punto in futuro sarà sempre di più un valore importante nella scelta del concime.
Efficienza e sostenibilità
E' provato come la tecnologia della cessione controllata riduca le perdite di azoto per lisciviazione, volatilizzazione e denitrificazione. Ma come?
L'azoto è una delle sostanze nutritive che viene applicata con maggiore frequenza in agricoltura e da un punto di vista agronomico fornire l'azoto in una sola volta è sbagliato perché potrebbe causare:
■ eccesso di vigoria, perché la pianta tende a produrre solo la parte vegetale e non i frutti
■ più sensibilità alle malattie fungine (radicali e fogliari) e all'attacco dei parassiti
■ perdite consistenti per dilavamento o volatizzazione
Nei concimi a cessione controllata con tecnologia E-Max l'azoto è presente sotto forma di granuli avvolti il cui rilascio avviene secondo schemi predefiniti dipendenti da temperatura e umidità. Così si risolvono i problemi elencati sopra e, soprattutto, si hanno notevoli vantaggi. Infatti, nei concimi a cessione controllata, l'azoto:
■ è protetto dalla lisciviazione e volatilizzazione
■ viene mantenuto sempre vicino all'apparato radicale
■ è reso gradualmente disponibile
■ nutre la coltura in maniera continua e bilanciata
Minore dilavamento: la tecnologia E-Max a confronto con concimi azotati convenzionali
L'utilizzo di concimi con una pronta disponibilità di azoto determina un'elevata concentrazione di questa sostanza nutritiva nel terreno. Le piante non assorbono tuttavia più azoto del necessario.
L'azoto in eccesso viene smaltito tramite lisciviazione: in altre parole si disperde nel terreno. Il CRF risolve questo problema grazie alla cessione graduale di azoto che soddisfa in pieno la domanda delle piante.
Prova
Confronto tra Agromaster con tecnologia E-Max e un concime azotato standard. La sperimentazione è stata effettuata nel periodo 2015-2017 presso l'Università di Pisa sotto la supervisione del Prof. Pardossi.
Trattamento:
• Concime azotato standard
• Agromaster, 20% di azoto avvolto, durata 3-4 mesi
• Agromaster, 40% di azoto avvolto, durata 3-4 mesi
Conclusioni:
Dei 360 kg applicati alla coltura sono stati persi per lisciviazione:
• 127 kg di N con concimi tradizionali a pronto effetto
• 97 kg di N con Agromaster con il 20% di N avvolto
• 57 kg di N con Agromaster con il 40% di N avvolto
Minore volatilizzazione con l'uso di concimi a cessione controllata
I concimi contenenti Urea e/o Sali di Ammonio, se applicati in particolari condizioni ambientali, possono disperdere in aria parte dell'azoto sotto forma di gas di ammoniaca.
Questo fenomeno di volatilizzazione dell'azoto accade quando la superficie del terreno presenta 3 concomitanti condizioni:
1) umidità sulla superficie
2) temperatura maggiore di 10° C
3) pH maggiore di 6,5
Il perdurare di queste condizioni può portare a una perdita superiore al 50% dell'azoto applicato.
Per ovviare a questa problematica è possibile utilizzare Agromaster, perché contiene una frazione importante di azoto a cessione controllata (azoto protetto da una membrana semipermeabile che impedisce il contatto con l'aria e di conseguenza il fenomeno della volatilizzazione).
Prova
In un'incubazione di laboratorio di 21 giorni effettuata dall'Università dell'Illinois, è stato osservato che l'urea avvolta aveva chiaramente la quantità più bassa di volatilizzazione di NH3.
Alla fine dell'esperimento, l'urea con inibitore dell'ureasi (NBPT) presentava il triplo di volatilizzazione e la miscela di urea e nitrato ammonio in soluzione (UAN) con entrambi gli inibitori dell'ureasi e nitrificazione presentava il doppio della volatilizzazione!
I concimi a cessione controllata limitano enormemente la volatilizzazione in quanto riducono la quantità di azoto esposto all'aria, proprio grazie all'avvolgimento che caratterizza questa tecnologia.
Minor denitrificazione con l'uso di concimi a cessione controllata
Quando il terreno non è sufficientemente areato da permettere la respirazione dei microrganismi e dei batteri, accade che questi ricavino l'ossigeno dai composti chimici come ad esempio l'azoto nitrico.
Questo processo, denominato "denitrificazione", produce azoto gassoso o protossido di azoto che la pianta non è più in grado di assorbire. La denitrificazione si accentua nei terreni compatti, umidi e al crescere delle temperature.
Con Agromaster si evita questo fenomeno perché può essere localizzato vicino alle radici e rilascia gradualmente l'azoto nel terreno. Questi due fattori infatti concorrono a ridurre l'accumulo e la permanenza dell'azoto nel terreno.
Prova
In questa prova sono stati messi a confronto Agromaster con tecnologia E-Max e Urea, misurando le emissioni di protossido di azoto (N2O). I risultati ottenuti rappresentano la media di una serie di sperimentazioni effettuate nel periodo 2012-2015 nel Queensland, in Australia. Le misurazioni sono state effettuate in campi di canna da zucchero con contenitori di raccolta dei gas.
Conclusioni:
Riduzione media del 27% delle emissioni di protossido di azoto (media di 4 siti). Riduzione fino al 40% in scenari di perdite elevate (che si traduce in un risparmio di 19,5 kg di N/ha).
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