Fino a oggi il mango commercializzato in Italia proveniva per lo più dal Sud America, o via nave o via aerea. Ma oggi c'è una terza possibilità: su gomma, proveniente dall'Europa. E, dal punto di vista organizzativo, al momento gli operatori spagnoli sono quelli più efficienti. In crescita, ma con forniture ancora non elevate, pure il prodotto italiano.
Davide Ferraresso
"Quest'anno stiamo acquistando anche mango dalla Spagna - conferma Davide Ferraresso della ditta Due Erre che opera al mercato ortofrutticolo all'ingrosso Maap di Padova - e i nostri clienti sono particolarmente soddisfatti. E' un prodotto maturato sulla pianta e che, una volta raccolto, in breve tempo arriva in Italia. La qualità è elevata e il costo è contenuto rispetto a un prodotto inviato via aerea".
Mango Osteen dalla Spagna
In questo periodo, il mango spagnolo viene venduto, all'ingrosso, fra i 2 e i 3,50 euro/kg, a seconda della selezione e del packaging. Un via aerea tradizionale costa, mediamente, fra i 4,50 e i 6 euro/kg.
Mango Kent dal Brasile, via aerea
"Il via nave costa di meno: il prodotto è raccolto molto precocemente e la qualità organolettica finale non è paragonabile a un mango raccolto alla giusta maturazione. Però vi sono anche clienti che devono fare attenzione al prezzo, e questo rappresenta una buona alternativa".
Mango Tommy Atkins dal Brasile, via nave
Circa il mango italiano, Ferraresso afferma che è in crescita, però ancora non pare vi siano quantitativi sufficienti per forniture continuative. "Più si riesce a far maturare in pianta – conclude – e maggiore è la qualità organolettica finale. Per questo auspico che le produzioni italiane possano avere sempre più spazio".
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