Circa 4200 fruitori della spesa online hanno risposto a un questionario promosso da Cortilia. E i risultati, sul tema delle abitudini di spesa e dei consumi alimentari a casa e fuori casa, danno una netta indicazione da tenere in conto per il futuro. Un primo dato che balza all'occhio: il segmento dell'ortofrutta è cresciuto, con il 31% dei consumatori che sostiene di acquistare più spesso vegetali.
Oltre il 66% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato consuetudini relative alla spesa alimentare rispetto a prima del lockdown. Nonostante per oltre la metà delle persone la frequenza della spesa alimentare sia rimasta la stessa (54%), sono cambiati i canali di acquisto. Se il 77% degli utenti ha risposto che prima della pandemia sceglieva il supermercato per i propri acquisti alimentari spesso o sempre, solo il 49% ha confermato di fare la spesa al supermercato spesso o sempre anche attualmente.
Allo stesso modo, sono significativamente variati anche i dati relativi alla spesa online, da molti sperimentata per la prima volta durante la fase più critica dell'emergenza sanitaria per l'impossibilità di uscire di casa. Il 54% del campione ha affermato che prima del lockdown faceva la spesa online raramente o mai; questa percentuale ora è scesa al 13%, mentre il 25% preferisce l'online sempre e il 61% spesso. Infine, aumenta di 5,05 punti la percentuale di chi sceglie il food delivery da ristoranti spesso.
La scelta di fare la spesa online sembra essere ancora influenzata dalla percezione di sicurezza. Infatti, il 57,8% delle persone ritiene il ricevere la spesa a domicilio più sicuro rispetto a recarsi a fare la spesa.
Per quanto riguarda il paniere, persiste l'abitudine, per molti acquisita durante l'emergenza, di comprare ingredienti o preparati per realizzare in casa prodotti da forno e pasticceria; più del 28% li acquista più spesso rispetto al passato.
Anche il segmento dell'ortofrutta è cresciuto, con il 31% dei consumatori che sostiene di acquistare più spesso questi prodotti, segno che il periodo storico vissuto ha lasciato nei consumatori una maggior consapevolezza circa l'importanza di un'alimentazione bilanciata per preservare un buono stato di salute.
Ben il 61,4% degli intervistati ha cambiato abitudini di lavoro dopo l'emergenza sanitaria, con il 39,2% che, in una settimana tipo nel periodo attuale, svolge il proprio lavoro in parte in ufficio e in parte a casa, contro un 30% sempre operativo dalla sede di lavoro e il 30,8% sempre da casa.
Una buona parte degli utenti ha confermato di mangiare fuori casa meno spesso rispetto a prima del lockdown, soprattutto nel caso del pranzo (66,43%) e della cena (68,36%). Mangiare fuori casa è percepito come meno sicuro dal 72,4% dei clienti coinvolti e non è compensato dall'organizzazione di cene con ospiti in casa: il 64% ha dichiarato di invitare gli amici a cena meno spesso di prima.
Significativo il dato sul pranzo fuori casa, che nel 47,7% dei casi è consumato al bar o ristorante e per il 42,7% è portato da casa, mentre solo il 9,6% usufruisce di una mensa aziendale.
La quasi totalità di chi ha la possibilità di lavorare da remoto consuma piatti preparati in casa (94,8%).
Il nuovo contesto sociale e le nuove situazioni lavorative corrispondono per il 48,2% dei contatti a un miglioramento della qualità della propria alimentazione. Al contempo, però, il 48,2% ha dichiarato di avere una vita più sedentaria rispetto al periodo pre-covid.
Cortilia (www.cortilia.it) è il primo mercato agricolo online a mettere in contatto i consumatori con agricoltori, allevatori e produttori artigianali, per fare la spesa come in campagna. In un semplice click, Cortilia consegna direttamente a domicilio, nella fascia oraria preferita, una spesa piena di gusto e artigianalità. Su Cortilia si può fare tutta la spesa a partire da frutta e verdura fresca di stagione, arricchendola di altri prodotti come pesce, carne e salumi, formaggi e latticini, uova, pane, una grande varietà di altre specialità, vino e birra artigianale, prodotti di bellezza e per la pulizia della casa. Cortilia è nata nel 2012 dall'unione di buon cibo e tecnologia, le due grandi passioni di Marco Porcaro, il suo fondatore. La food-tech company ha come obiettivo quello di vincere una grande sfida: coniugare lo "slow food della terra e delle stagioni" con l'era dell'on-demand economy.