Le stime sottolineano che un mese di coprifuoco di bar e ristoranti costerà alla filiera agroalimentare italiana altri 3,6 miliardi di euro di mancati incassi, con una forte ricaduta per molti operatori dei Mercati all'ingrosso.
"Lo scenario di questi giorni sembra ricalcare quello precedente con una forte penalizzazione per le aziende che lavorano nel settore ittico e per quelle dell'ortofrutta collegate al settore Horeca - sottolinea Fabio Massimo Pallottini (in foto), presidente di Italmercati - Da inizio settimana abbiamo assistito ad una pericolosa frenata dei consumi accentuata dal forte disorientamento da parte dei consumatori rispetto alle diverse decisioni. I Mercati continuano ad essere aperti e anche in questa occasione non c'è nessuna necessità di corsa all'accaparramento dei prodotti che mantengono prezzi bassi".
Ma non è solo un problema di ricavi in sofferenza. "E' evidente che anche in questa situazione i Mercati all'ingrosso sono chiamati ad uno nuovo sforzo per rappresentare un punto fermo della filiera, svolgendo un servizio pubblico operativo spesso h24, riaffermando un ruolo di sentinella e trasparenza per evitare possibili speculazioni che l'esperienza dimostra non si creano mai all'interno dei nostri Mercati. Siamo pronti a ulteriori investimenti organizzativi e in termini di sicurezza" prosegue Pallottini.
"Nel contempo, dopo che il presidente Conte ha preso un impegno formale nei confronti di tutta la filiera agroalimentare, auspichiamo che il Governo possa avviare al più presto consultazioni aperte in modo che Italmercati possa rappresentare l'andamento dei consumi dal proprio osservatorio in modo da poter contribuire con dati certi alle prossime difficili decisioni per il Paese. E rivendichiamo con forza che nel prossimo Decreto ci possa essere la disponibilità di ristori per le nostre società e gli operatori" conclude Pallottini.