In Sardegna, la campagna cinaricola è in netto ritardo. A tale riguardo, Francesco Setzu, un agricoltore con 60 ettari dedicati a diverse varietà di carciofo, ci spiega: "Il ritardo è di circa un mese. Solitamente, iniziavo con la raccolta tra la fine di ottobre e i primissimi giorni di novembre, mentre quest'anno dovrò attendere almeno altri 25 giorni, prima di poter disporre di discrete quantità di carciofi".
Stato attuale delle coltivazioni dell'agricoltore Setzu.
"A determinare questo significativo posticipo produttivo non è stato il ritardo nei trapianti, ma le alte temperature della scorsa estate. Infatti, in alcuni periodi della stagione e in concomitanza con i primi germogli della pianta, sull'isola si sono raggiunti anche i 45-47°C. Un andamento climatico che ha provocato un rallentamento della crescita, ma che fortunatamente non ha creato particolari problemi alla pianta. Nel sud della Sardegna, come ad esempio negli areali di Serramanna e Villasor, la raccolta è già partita, ma stiamo parlando di produzioni che solitamente iniziavano a essere tagliate già a inizio ottobre".
"Nelle mie coltivazioni, soltanto in questi ultimi giorni iniziano a vedersi i primi capolini spuntare dalle piante, ma bisognerà attendere ancora dai 12 ai 18 giorni, prima di poter tagliare i primi pezzi. Ci auguriamo che il clima delle prossime settimane ci accompagni, così da farci partire serenamente con la campagna 2020/21, sperando, in ogni caso, che il periodo autunno-vernino non sia troppo mite e asciutto come quello passato".