Si tirano le somme della raccolta delle mele appena conclusa. Matteo Dalpiaz, che coltiva 10 ettari in Val di Non (Trento) nell'area intermedia a circa 600 metri di altitudine, esprime soddisfazione. "Nella nostra zona le cose sono andate molto bene, con rese elevate e ottima qualità. So che più a valle, e anche a monte, non sempre si sono ottenute rese elevate, per via di diversi episodi climatici. Noi, invece, siamo stati fortunati".
Matteo Dalpiaz
Nell'azienda Dalpiaz, e in quelle limitrofe alla sua zona, la Golden ha registrato rese spettacolari, a fronte di calibri buoni, superiori alle aspettative. "Non abbiamo diradato molto, e lo abbiamo fatto manualmente. E' stata una scommessa e ci è andata bene, anche grazie alle condizioni meteo della nostra zona. Ma tutte le varietà si sono comportate allo stesso modo: anche la Renetta, che in genere mostra sempre qualche limite, quest'anno ci ha pienamente soddisfatti".
Mele Golden in una foto d'archivio
Nei 10 ettari di impianti, Dalpiaz conta circa il 65% di Golden, un 15% di Gala e la restante parte Renetta, Stark, Evelina, Fuji. Non si sono registrati fenomeni di grandine, e anche questo aspetto ha contribuito a mantenere alte le rese.
"Pochi giorni fa abbiamo concluso la raccolta della Fuji, il secondo stacco. Il colore, grazie all'escursione termica delle ultime settimane, è risultato molto buono. Quest'anno siamo davvero soddisfatti".
Veduta dei meleti in valle
Un aspetto che ha causato problemi, non tanto nell'azienda Dalpiaz ma presso diversi produttori della zona, è stata la difficoltà nel reperire manodopera. "A causa del Covid, sono mancati molti operai e alcune aziende hanno avuto problemi. Si parla molto poco di questo aspetto che penalizza le imprese, specie quelle più professionali e produttive", conclude il produttore.