L'emergenza Covid-19 avrà ripercussioni anche sulle esportazioni oltremare per la campagna commerciale appena iniziata. Le premesse sicuramente non sono delle migliori anche guardando le produzioni delle principali specie esportabili oltremare, come kiwi e pere, posizionate anche quest'anno ampiamente al di sotto della media recente. In questo contesto i cambiamenti climatici e le nuove avversità hanno pesantemente colpito, a livello generale, tutte le produzioni frutticole. Solo l'offerta di mele italiane appare in linea con la media produttiva.
Per queste ragioni le quote da indirizzare verso le destinazioni oltremare potrebbero essere inferiori rispetto al passato, prediligendo il collocamento in mercati limitrofi, come nella passata campagna commerciale, anch'essa caratterizzata da una scarsissima disponibilità di prodotto.
Tuttavia, in questo anno un po' nefasto, si registrano alcune note positive, grazie all'apertura definitiva di alcuni nuovi mercati. Nello specifico, e grazie al lavoro congiunto di CSO Italy ed Assomela, le mele italiane potranno raggiungere tre nuove destinazioni asiatiche: Vietnam, Thailandia e Taiwan.
Il risultato positivo della Thailandia è arrivato a sorpresa nella seconda metà di aprile dopo l'esito positivo della visita ispettiva in Italia fatta a fine settembre dello scorso anno. Tra l'altro si tratta di un protocollo con condizioni percorribili. Anche per Taiwan, mercato di recente apertura, è da sottolineare che per questa campagna commerciale, sarà possibile iniziare ad esportare le nostre mele grazie all'esito positivo della prima "visita virtuale". Infatti, il protocollo prevede che, per poter iniziare le esportazioni è necessaria una visita preventiva per ispezionare stabilimenti e frutteti inseriti nel programma di spedizione.
Quest'anno, a causa dell'emergenza Covid-19, che ha bloccato di fatto tutti gli spostamenti, le autorità taiwanesi hanno accettato di sostituire la visita, delegando le attività ispettive ai Servizi fitosanitari regionali e provinciali. Agli stessi hanno dato tutte le indicazioni e le relative modalità. Tutta la documentazione è stata così raccolta e trasmessa per il tramite del Ministero delle politiche agricole e a seguito dell'esame della stessa, il 28 ottobre scorso le autorità taiwanesi hanno ufficialmente aperto la campagna commerciale 2020/21 per le nostre mele. Un esempio molto positivo e virtuoso, basato sulla reciproca fiducia, che speriamo si possa ripetere anche con altri Paesi.
Per tutti questi nuovi Paesi, CSO Italy ed Assomela hanno dato il loro supporto per la predisposizione degli elenchi dei frutteti e degli stabilimenti da inserire nei programmi di esportazione e da trasmettere alle autorità straniere prima dell'avvio della campagna commerciale.
Merita un accenno anche la Cina. Il 25 agosto di quest'anno è arrivata, a sorpresa, la firma sull'addendum al protocollo kiwi che ammette anche il trasporto via nave stiva. Un progetto che ha visto direttamente coinvolti il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, Zespri, Jingold, Fruitimprese, Tramaco che hanno lavorato in perfetta sinergia con l'obbiettivo comune di arrivare a questo importante risultato. Il vantaggio più grande sarà la riduzione dei tempi di transito: da 45 giorni delle navi portacontainer a circa 20 giorni. Sarà possibile inviare quantitativi importanti su un'unica nave, maggiore garanzia per gli aspetti qualitativi del prodotto all'arrivo, minor impatto ambientale ed in prospettiva, potrà essere utilizzato anche per altri prodotti, come arance, pere e mele.
Invece la nota negativa, è stata l'impossibilità a causa del Covid-19 di effettuare la visita ispettiva già in programma per inizio settembre, per definire il dossier delle pere. Purtroppo le autorità cinesi non hanno accettato la modalità "virtuale". Ci auguriamo di recuperare il prossimo anno.
Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT