Valorizzare le coltivazioni di zucchine, in Sicilia, attraverso processi innovativi comprendenti la trasformazione e il riutilizzo degli scarti e dei residui produttivi. Con questi obiettivi è nato il progetto "Innovazioni di processo e di prodotto per una produzione sostenibile di zucchina".
Finanziato nell'ambito del PSR 2014-20, misura 16, cooperazione, sottomisura 16.1 ''Sostegno per la produzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura", il progetto vuole fornire soluzioni ad alcuni particolari fabbisogni tecnici in tutte le fasi della filiera: dal campo allo scaffale.
Il gruppo di lavoro, con SATA come capofila, è costituito da importanti attori della filiera produttiva orticola della Sicilia Sud Orientale e precisamente: OP Colle d'Oro Società Consortile, Fonte Verde Aziende Agricole Associate, Del Sole S.S., azienda agricola F.lli Gambuzza, azienda agricola Maltese Giovanni, azienda agricola Colle d'Oro Bio, AS Vivai, Sialab, Agriline Srl, Pro.SE.A e dal Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università di Catania.
Tra le innovazioni, vi è la messa a punto di protocolli agronomici che includano la razionalizzazione della tecnica di concimazione. Spesso, infatti, le quantità di concime apportato superano di gran lunga i fabbisogni della coltura in relazione alla disponibilità degli elementi nutritivi nel terreno, dando luogo ai cosiddetti "consumi di lusso", causando perdita economica per le aziende agrarie, spreco di risorse e un problema per l'ambiente. Altra innovazione è costituita dalla messa a punto di un protocollo di irrigazione in cui si tenga conto del potenziale idrico del terreno e delle differenti esigenze delle piante nelle diverse fasi fenologiche.
Il progetto prevede di monitorare i parametri per la gestione degli interventi colturali attraverso l'utilizzo di un sistema di supporto alle decisioni (SSD), mediante l'uso di capannine meteo e sensori i cui dati saranno trasferiti in un software che permetterà di conoscere le misurazioni in tempo reale, consentendo di modulare al meglio la tecnica agronomica ottimale.
Le varietà di zucchina che saranno studiate sono tre, tutte già presenti sul mercato. In particolare, sarà valutata la risposta produttiva in termini quantitativi, qualitativi e di precocità, in rapporto agli input colturali e all'ambiente di coltivazione, il tutto con l'obiettivo di conoscere le dinamiche di accumulo di sostanza secca che influiscono sulla shelf life.
L'innovazione proseguirà anche nella fase del post-raccolta, dove la zucchina sarà sottoposta a trattamenti con ozono e confezionata con packaging innovativi. Sarà anche realizzato un prodotto disidratato in chips, attraverso trattamenti termici. Al centro dell'attenzione dell'indagine anche i residui colturali, particolarmente abbondanti nella coltivazione della zucchina. Questi ultimi, che fino a oggi hanno rappresentato un rifiuto da smaltire, potranno diventare una risorsa per reintegrare la fertilità del terreno e per la produzione di energia. Tutto il processo produttivo sarà sottoposto a certificazione da parte di apposito Organismo di Controllo.
Contatti:
SATA Srl
Capo fila go: shelf life zucchini
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