Le vendite generali di ortaggi potrebbero andare meglio. I consumi sono calati e gli acquisti anche, per via di una concomitanza di fattori. Tra questi, coronavirus e temperature ancora elevate rispetto alla media stagionale.
"Finora i carciofi hanno registrato una vendita continua, mantenendo una quotazione costante che non è mai scesa al di sotto di 0,50 euro a capolino - dichiara Giuseppe Ventura de La Zucca Rossa, azienda operante presso il Centro agroalimentare di Napoli (CAAN) - La disponibilità del prodotto, di origini pugliesi, è limitata. Quest'anno la campagna del carciofo in Puglia è iniziata con 30-40 giorni di ritardo e i quantitativi sono ridotti".
Ventura sottolinea che se ci trovassimo in un'annata "normale" (senza Covid-19 e con le giuste temperature, per intenderci), i prezzi del carciofo sarebbero già schizzati alle stelle. "Finora si sono difesi bene, considerando tutte le attenuanti. Anche i carciofi francesi della Provenza hanno fatto registrare quotazioni che non si vedevano da anni: 22-23 euro a collo".
Consumi della zucca all'osso
"Le zucche si vendono poco e a quotazioni che non si sono discostate troppo da quelle estive: da 0,35 a 0,45 euro/kg. Il prodotto arriva da Policoro e mostra una buona qualità. Sul mercato, in generale, si trovano anche zucche pugliesi o della zona di Battipaglia, ma noi al momento non le trattiamo", conclude Ventura.