Entra progressivamente nel vivo la produzione agrumicola italiana, concentrata nel le regioni meridionali e, in particolare, in Sicilia e Calabria. Queste due riuniscono oltre l'80% della superficie nazionale investita ad agrumi.
Come ben evidenziato nel rapporto realizzato nell'ambito del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-20 (Piano di azione biennale 2019-20) sotto l'egida del Ministero all'agricoltura, il settore agrumicolo è strategico per queste regioni e per l'agroalimentare del Sud. Si pensi che il 99,9% del ricavato afferente agli agrumi è realizzato nel Mezzogiorno e che l'incidenza dell'agrumicoltura sul comparto agricolo è pari al 5% nel Mezzogiorno, contro l'1,8% a livello nazionale.
L'offerta italiana di agrumi, si legge nel rapporto, è composta da: arance, clementine, limoni, mandarini, pompelmi, satsuma miyagawa e altri agrumi tra cui bergamotto, cedro e chinotto, che si declinano in un ricco e variegato patrimonio varietale e di eccellenze legate a diversi territori di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania.
Si va infatti dalle arance a polpa rossa, come le varietà Tarocco, Moro e Sanguinello della piana di Catania, a quelle a polpa bionda come l'ovale dell'Anapo nel siracusano o le arance ombelicate di Ribera, dai mandarini di Ciaculli della provincia di Palermo alle clementine della Piana di Sibari e quelle di Taranto, passando per le coltivazioni di bergamotto e cedro della costa tirrenica e ionica della Calabria, fino alle arance del Gargano e ai limoni di Amalfi.
Le arance rappresentano oltre il 60% dell'offerta totale, seguite da clementine (17%), limoni (16%), mandarini (5%), pompelmi e altri agrumi per la parte residuale.
La maggior parte dell'offerta è destinata al consumo fresco, ma una parte cospicua della produzione è conferita alle industrie di estrazione del succo, mentre una quantità più limitata, principalmente di bergamotto e piccoli agrumi, viene destinata all'estrazione di oli essenziali.
Una delle caratteristiche di maggiore rilievo dell'agrumicoltura italiana è lo stretto legame tra prodotti e territorio. E' questo il caso dell'Arancia Rossa di Sicilia IGP e delle Clementine di Calabria IGP. Altre referenze importanti sono: l'Arancia di Ribera DOP, in provincia di Agrigento, i Limoni di Amalfi, Sorrento, Siracusa, Messina e Rocca imperiale (tutti IGP), l'Arancia e il Limone del Gargano, le Clementine del Golfo di Taranto e il Bergamotto di Reggio Calabria.