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Meglio aspettare!

Burian in arrivo: il consiglio di un tecnico sulle potature precoci

Sarà un weekend piuttosto gelido per, il nostro Paese, a causa dell'arrivo di masse di aria fredda di origine siberiana, che porteranno freddo e neve anche a bassa quota, con conseguente preoccupazione per il comparto agricolo. L'attenzione è rivolta alle operazioni di gestione della chioma, le quali, se effettuate a ridosso di forti abbassamenti termici, potrebbero danneggiare le piante.

"La tendenza di fare potature anticipate è sempre crescente, specie per le piante sempreverdi, ma quando poi si verificano ritorni di freddo come quello atteso nelle prossime ore, ecco che diventa un vero problema", così commenta l'agronomo Vito Vitelli.

"Sulle specie sempreverdi bisogna evitare di praticare potature anticipate. In esse, infatti, rispetto alle piante a foglie caduche, che accumulano le sostanze organiche di riserva nelle radici, tali importanti elementi nutritivi vengono immagazzinati nelle foglie e nei rami. Pertanto, una potatura troppo precoce priva la pianta di queste sostanze indispensabili per le attività di ripresa. In ogni caso, per chi avesse già potato, si potrebbe intervenire con soluzioni particolari, a base di sali minerali, amminoacidi, estratti di alghe, che permettono alla pianta di arricchirsi con elementi energizzanti".

"Queste operazioni è meglio farle in primavera. Più ritardiamo la potatura - compatibilmente con la fase fenologica della fioritura - più abbiamo a disposizione sostanze di riserva accumulate nelle foglie e nei rami. Infatti, praticare tagli non soltanto significa ridurre la chioma, quest'ultima utile per la difesa dal freddo, ma significa anche avere ferite scoperte, soggette a ulteriori danneggiamenti causati dalle basse temperature. Evitiamo, inoltre, quei tagli rasi - come da foto a destra - poiché rimarginano con molta difficoltà".

"Fondamentale è anche il cotico erboso. Molti agricoltori pensano che lo sviluppo delle erbe infestanti possa proteggere gli alberi dal freddo. Non è assolutamente così. Le erbe spontanee molto vigorose nell'impianto non fanno altro che assorbire calore e creare maggiore umidità. Dunque, è preferibile avere un terreno pulito, con un cotico erboso basso, in modo che il suolo si riscaldi durante le ore diurne, per poi sprigionare calore durante la notte". 

Contatti:
Vito Vitelli - dott. agronomo
Tel.: +39 339 2511629