La pandemia causa lo slittamento del rinnovo dei patentini per l'acquisto e l'uso dei fitosanitari. Una nota di Uncai specifica che "la validità dei certificati di abilitazione rilasciati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, nonché degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici, in scadenza nel 2020 o in corso di rinnovo, è prorogata di dodici mesi e comunque almeno fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza".

Come noto, chiunque intenda acquistare o anche solo utilizzare, a livello professionale, prodotti fitosanitari deve essere in possesso del cosiddetto "patentino", ovvero del "certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari".
Il rilascio e i successivi rinnovi del patentino consentono di verificare che il possessore sia a conoscenza dei rischi connessi all'acquisto, alla conservazione e all'utilizzazione dei prodotti fitosanitari. L'obiettivo primario della prescrizione normativa è quello di ridurre i rischi e gli impatti di tali prodotti sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità. Vi è poi anche lo scopo di evitare che l'utilizzatore, a causa di un uso improprio, possa contravvenire a norme amministrative e/o penali.
Il D.Lgs. 150/2012 stabilisce che il certificato di abilitazione è necessario per tutti i prodotti fitosanitari. Sono esclusi solo quei pochi contrassegnati dall'etichetta "Prodotto fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali", quali quelli impiegati su piante o frutti coltivati a livello amatoriale, piante ornamentali e da fiore coltivate in appartamento, balcone o giardino domestico.