Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Riparte il Tavolo nazionale frutta in guscio sezione Nocciolo

Difficoltà per gli operatori del settore corilicolo italiano negli ultimi 5 anni: le richieste di Agrocepi

"Il nocciolo rappresenta, in Italia, una coltura che, per numeri e tradizioni, non può non essere considerata rilevante nel panorama agricolo nazionale. Proprio in virtù di questo ruolo strategico e considerando la funzione economica e sociale che svolge per i territori, crediamo sia importante, in un momento storico tanto delicato, puntare al sua rilancio attraverso un nuovo piano corilicolo nazionale, assicurandosi però fin dal primo giorno, anche in virtù del prossimo Recovery Fund, che allo stesso venga garantita l'adeguata copertura finanziaria". Questo l'intervento di Francesco Sodano, delegato della federazione Agrocepi, nel prendere la parola in occasione del Tavolo nazionale frutta in guscio - sezione Nocciolo, svoltosi lo scorso 22 marzo 2021 in modalità da remoto.

Secondo Agrocepi, è importante partire da un punto. Negli ultimi 5 anni gli agricoltori, principali attori della filiera corilicola e al tempo stesso custodi dei territori, e con essi tutta la filiera, hanno visto ridursi sensibilmente la redditività delle loro produzioni. Questo è avvenuto per un duplice fattore: da un lato la diminuzione dei prezzi e dall'altro l'aumento dei costi per la gestione delle attività aziendali.

Agrocepi ritiene dunque che non si possa non considerare una risposta a questo problema attraverso delle azioni mirate:

■ Valorizzazione del prodotto attraverso attività di studio e di ricerca sulle varietà autoctone e sulle loro caratteristiche organolettiche per favorirne campagne di comunicazione mirate, in grado di interessare prevalentemente le nuove tendenze alimentari. Tutto ciò va condotto tenendo ben presente che, proprio per l'eterogeneità delle varietà presenti in Italia, ci sono delle cultivar che si prestano per l'industria dolciaria/alimentare sotto forma di semilavorati e altre che invece si prestano per il confezionamento e quindi utilizzate come frutto intero.

■ Tutela del prodotto italiano sui mercati internazionali attraverso la lotta a qualsiasi forma di dumping commerciale. Questo fenomeno a oggi rende il prodotto nazionale meno competitivo su numerosi mercati internazionali, ma anche su alcuni canali commerciali nazionali.

■ Una maggiore attività di vigilanza nel nostro Paese sulle nocciole di importazione attraverso un incremento di controlli, con particolare attenzione a valori importanti non solo per la qualità del prodotto ma anche per la salute umana quali: aflatossine e residui fissi dei prodotti.

■ Definizione di protocolli comuni internazionali per l'impiego di medesime molecole presenti nei fitosanitari, evitando disparità tra i vari produttori mondiali.

■ Favorire attività di aggregazione tra tutti gli attori del comparto attraverso forme aggregative come filiere, distretti e qualsiasi altra forma. Questo allo scopo di perseguire migliori politiche qualitative sul prodotto, maggiore capacità di investimento in ricerca e sviluppo, anche per l'ideazione di nuovi prodotti da presentare sul mercato, oltre che per strategie di marketing più ampie.

■ Creazione di un Osservatorio Nazionale sul nocciolo, quale elemento indispensabile per le politiche di indirizzo commerciale. Sarà importante implementare una sezione dedicata ai marchi comunitari e una alla nocciola convenzionale.

■ Promozione e finanziamento degli accordi commerciali con gruppi nazionali e internazionali della Grande Distribuzione Organizzata e della Distribuzione Organizzata per la valorizzazione commerciale dei prodotti, attraverso i loro già consolidati canali di vendita al pubblico.

■ Maggiore attenzione alla qualità del prodotto e alla salvaguardia dell'ambiente con dovute premialità alle filiere virtuose nella ricerca di tecniche agronomiche in grado di preservare l'ambiente e la sua biodiversità. Tale obiettivo sarebbe perseguibile attraverso l'istituzione, sia alle scuole secondarie di secondo grado sia all'Università, di corsi di studio sulla corilicoltura.

"In chiusura del mio intervento - ha detto Francesco Sodano - ritengo opportuno sottolineare l'auspicio a un approccio rinnovato tra tutti gli attori del comparto e le Istituzioni su più livelli. Come Agrocepi, chiediamo maggiori azioni di coordinamento sulle politiche regionali".

Data di pubblicazione: