"Nonostante i continui cambiamenti climatici e gli ultimi eventi meteo avversi, con gelo e abbondanti piogge, fortunatamente i danni registrati sulle drupacee sono minimi. Attualmente siamo nella fase fenologica di ingrossamento dei frutti per quanto riguarda le cultivar precoci. Sono in corso, infatti, le operazioni di diradamento, mentre per quanto riguarda le cultivar medio-tardive, siamo nella fase di scamiciatura. Rispetto allo scorso anno prevediamo un 30-40% in più di prodotto. Per quanto concerne gli agrumi, siamo nella fase della fioritura e, anche in questo caso, i danni causati dal maltempo non sono ingenti".
Così Giacomo Russo, direttore commerciale della Organizzazione di produttori Ortocal di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, il quale continua: "L'ubicazione collinare della maggior parte degli impianti di drupacee della nostra cooperativa ha consentito di limitare i danni delle gelate. In base alle prime stime effettuate, sugli alberi già diradati, fatta eccezione per le varietà precocissime in cui si ha qualche danno in più, speriamo di avere una buona produzione. Confidiamo anche nello stabilizzarsi dell’andamento climatico. Si può pensare a un inizio delle operazioni di raccolta verso la seconda decade di maggio".
(Foto fornite dalla Op Ortocal)
L'Op Ortocal società coop. agricola nasce nel 2012 come operatore del settore agrumicolo. I siti produttivi dei suoi associati, come anche lo stabilimento di gestione, lavorazione e confezionamento sono localizzati in Calabria, nella Piana di Sibari, una delle aree più consistenti del panorama agrumicolo italiano, per qualità e quantità prodotte, in particolare di clementine precoci e tardive.
Nel 2019 si registrano due importanti ingressi nella compagine sociale della Op: l'azienda agricola Gradilone Pasquale che con il suo stabilimento ubicato nell'Alto Ionio cosentino, zona particolarmente vocata per impianti frutticoli precoci, affianca e potenzia la già elevata capacità produttiva di lavorazione degli agrumi dello stabilimento madre; la società cooperativa agricola Agrifruit, anch'essa dotata di stabilimento, specializzato oltre che in agrumi anche in gestione, lavorazione e confezionamento delle drupacee, con relativo stabilimento ubicato sempre nella Piana di Sibari.
(Foto fornite dalla Op Ortocal)
Oltre ad agrumi e drupacee, la Op Ortocal sta investendo in pere Coscia, asparagi, nuove varietà di agrumi e drupacee, e per il futuro punta alla coltivazione del kiwi. Annovera più di 40 soci conferitori, 3 stabilimenti di lavorazione con una capacità produttiva di oltre 20 tonnellate all'ora. Si contano, complessivamente:
- 350 ettari di agrumeti (clementine, arance bionde e limoni) varietà precoci medie e tardive;
- 128 ettari di drupacee (nettarine, pesche, percoche e albicocche) varietà precoci, medie e tardive.
(Foto fornite dalla Op Ortocal)
"Le epoche di maturazione di pesche, nettarine e percoche partono dalla prima decade di maggio, protraendosi fino alla fine di settembre, la forma di allevamento maggiormente utilizzata è quella a Y trasversale o impianti superfitti, con sesti d’impianto che variano da 4,5m x 2,0m a 3,5m x 1,0m, con un numero di piante a ettaro che oscilla, proprio in base alla forma di allevamento adottata, tra 1.100 e 3.000 piante, con una produzione potenziale compresa tra 25 a 60 tonnellate a ettaro", continua Russo.
Per quanto riguarda le albicocche, le epoche di maturazione partono dalla prima decade di giugno fino alla fine di luglio. Vengono allevati a Y trasversale e a vaso, con sesti d’impianto che vanno dai 4,5m x 2,0m a 5,0m x 3,0m, con una densità di piante per ettaro che varia da 1.100 a 660 e una produzione potenziale che si attesta tra 35 a 20 tonnellate per ettaro.
"La produzione potenziale attuale è di 1.000 tonnellate di pesche, 1.200 ton di nettarine, 100 ton di albicocche, 100 ton di percoche e 150 ton di pere Coscia (nella foto a lato fornita dalla Op Ortocal, stato attuale dei pereti) - evidenzia Russo - In base alle programmazioni della direzione commerciale, i mercati principali di destinazione sono quelli della Grande distribuzione organizzata, sia italiana che estera. I quantitativi si prospettano di gran lunga superiori a quelli dello scorso anno, dove a causa della scarsa allegagione erano stati registrati quantitativi inferiori di almeno il 30% rispetto al normale potenziale produttivo".
In conclusione, Giacomo Russo ritiene che senza una consistente e duratura aggregazione quantitativa e qualitativa di prodotto e di produttori, qualsiasi politica di intervento sul settore rischia di non avere efficacia. "Occorre coinvolgere nelle decisioni gli attori rimasti finora ai margini delle scelte delle politiche di sviluppo. Produzione aggregata e Gdo devono dialogare di più, in una visione paritaria di rapporti, per meglio affrontare il mercato. Solo un processo di integrazione tra soggetti economici concorrenti, ma non configgenti, consentirà a tanti piccoli produttori di essere presenti sul mercato".
Per maggiori informazioni:
Op Ortocal Società Cooperativa Agricola
Zona industriale, snc
87064 Corigliano-Rossano (CS)
+39 0983 851180
[email protected]
www.ortocal.it