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Consorzio Agrario di Bolzano: bilancio 2020 da record

Notizia positiva per gli oltre 9 mila contadini soci frutticoltori, viticoltori e allevatori, che possono contare su servizi efficienti e su una struttura all'avanguardia che li supporta.

Nonostante la pandemia da Covid-19, il Consorzio Agrario di Bolzano ha approvato il bilancio 2020 con indicatori da record. I ricavi sono saliti a 90,2 milioni di euro, un incremento del 7,1% rispetto ai 84,2 milioni di euro del 2019. 

"L'esercizio 2020 ha dimostrato che, malgrado il periodo di forte difficoltà, il Consorzio di Bolzano è una realtà resiliente, sostenibile e a prova di crisi. Gli ottimi risultati economici vanno a vantaggio dei nostri agricoltori, che sanno di poter contare su una struttura sempre più efficiente" dichiara Klaus Gasser, direttore del Consorzio Agrario di Bolzano. 

Le lusinghiere performance economiche del 2020 sono state possibili grazie ad un'esperienza di oltre 90 anni a fianco dei contadini del territorio. Oggi il Consorzio conta oltre 9.000 soci: si tratta per la maggior parte di melicoltori e viticoltori, oltre ad allevatori di bestiame per la produzione di carne e di latte. Sono generalmente aziende agricole di piccole dimensioni, con una superficie media coltivata di pochi ettari: nella provincia di Bolzano infatti, i frutticoltori coltivano una superficie media di 2,5 ettari e i viticoltori ancora più piccola, con una media di 1,11 ettari. Sono agricoltori che si appoggiano al Consorzio per ottenere consulenza, supporto strategico, servizi e prodotti specifici. 

Questa solide basi, unite alla lungimiranza della direzione, hanno portato il Consorzio Agrario di Bolzano a fare scelte coraggiose, premiate dai risultati del bilancio 2020. Il Consorzio ha deciso infatti di aprire le porte anche al consumatore finale, mettendo a sua disposizione tutto il know-how professionale maturato sul fronte agricolo. Una scelta che nel 2022 si è risultata vincente. 

"L'urban gardening è divenuto una tendenza – commenta Gasser - L'anno appena trascorso e l'incertezza che, purtroppo, ancora caratterizza i mesi a venire, hanno fatto riscoprire agli italiani la bellezza delle piccole cose. Non è un caso, quindi, che molti si siano dedicati alle piante del proprio balcone o si siano cimentati per la prima volta in un mini orto sul terrazzo. Noi eravamo pronti ad offrire loro un supporto qualificato e professionale".

Non è un caso, dunque, che la crescita del Consorzio Agrario di Bolzano sia stata dovuta in larga parte all'ottimo sviluppo del settore delle vendite al dettaglio tuttoGiardino, che conta oggi 31 punti vendita in tutto il Trentino-Alto Adige. Dai 28,4 milioni di euro di fatturato del 2019 si è passati ai 32,2 milioni di euro nel 2020 registrando un incremento a doppia cifra.

L'aumento dei ricavi ha permesso al Consorzio Agrario di concedere ai soci agricoltori anche un diretto vantaggio economico: i ristorni sono stati 500 in più nel solo 2020, nella misura dell'1% sugli acquisti effettuati in settori strategici nel 2020. Riconoscimenti anche per collaboratori e collaboratrici, con premi di risultato che ammontano a 200 mila euro.

"Colgo l'occasione per ringraziare per il loro impegno straordinario tutti gli operatori ed operatrici che, nonostante il periodo di emergenza sanitaria, hanno mantenuto aperti i punti vendita anche nei momenti più difficili, lavorando con impegno e dedizione per i nostri soci e clienti. L'attività è stata svolta nel rispetto degli specifici protocolli e di rigide misure di sicurezza per garantire la tutela della salute dei clienti e dei propri dipendenti" aggiunge Gasser. 

Anche il primo trimestre 2021 promette bene, con un incremento del fatturato della vendita al dettaglio del + 38,3%. "Anche nel 2021 continueremo ad investire nella nostra rete di punti vendita con investimenti superiori a 4 milioni di euro - conclude il direttore Gasser - per poter continuare a offrire ai nostri soci e clienti un servizio sempre migliore nel solco della grande tradizione che ci caratterizza, ma con una particolare attenzione alle innovazioni che ci richiederà il futuro".

Data di pubblicazione: