Un viaggio a ritroso dall'Australia all'Europa o viceversa? Poco importa il percorso, quando un prodotto è destinato al successo: è il caso di Tomberry, il pomodoro più piccolo del mondo che, costituito nei Paesi Bassi, sta riscontrando un enorme successo in Oceania.
Da dx.: Oliver Draganovic e Ben Meadows di Edison
Oliver Draganovic, a capo della Edison, l'azienda distributrice per il "Paese dei canguri", in una recente intervista ha dichiarato che "la domanda per il Tomberry è molto sostenuta, al punto da aumentare notevolmente anche il programma produttivo".
"Il lancio di un nuovo prodotto può essere molto complicato, a volte - ha aggiunto Draganovic - Inoltre, abbiamo dovuto mettere a punto la tecnica di coltivazione del Tomberry in serra e allo stesso tempo sviluppare la nostra rete produttiva per stare al passo con la domanda, cercando anche di identificare esattamente l'acquirente tipo di questi pomodorini. Il successo, al momento, va oltre le nostre più rosee aspettative".
Inizialmente si era pensato a Tomberry come a una nuova categoria di snack, anche se molto innovativa; ma la versatilità della varietà si è dimostrata sorprendente e ha rapidamente guadagnato popolarità tra consumatori, chef e cuochi. L'azienda è stata inondata dalle richieste anche sui social.
Coltivazioni sperimentali pure in Sicilia
Tomberry, come detto, è stato creato nei Paesi Bassi, ma si è rapidamente diffuso in molti altri paesi in Europa come Polonia, Turchia e Spagna, trovando spazi pure in Nord America, Canada, Messico e Israele. Anche in Italia si è voluto iniziarne lo sviluppo, con alcune coltivazioni sperimentali in Sicilia, che non mancheranno di dare una svolta al modo di coltivare e commercializzare pomodoro.
Del resto, si tratta di un modo del tutto innovativo di concepire un pomodoro. E' ben noto come raccogliere e maneggiare un normale pomodoro di grosso calibro, con quattro o cinque frutti a grappolo, ma se invece un grappolo presenta oltre 200 minuscole bacche mature, cambiano le dinamiche?
Tomberry è decine di volte più piccolo di un normale pomodoro Tomberry necessita di un processo di automazione che sappia garantire una raccolta e un confezionamento ideali, al fine di ridurre in maniera significativa l'impiego della manodopera. In tal senso viene in aiuto una selezionatrice ottica che acquisisce immagini istantanee di ogni singolo frutto, scartando le bacche non idonee.
Tornando all'Australia, attualmente vengono distribuite 30.000 vaschette alla settimana, nel paese, con la previsione di venderne molte di più appena inizierà la produzione alla fine di settembre 2021.
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