Dopo le gelate tardive primaverili, che in aprile si sono abbattute su tutta Italia, si è temuto il peggio soprattutto per la campagna della frutta estiva, ma in Campania, sentite le testimonianze di alcuni produttori, pare che non tutto sia andato perduto.
Abbiamo intervistato Giacomo Galdiero, amministratore delegato di AOP Luce, con sede a Sessa Aurunca (Caserta), il quale riferisce: "Attendiamo l'inizio della campagna drupacee verso gli inizi di giugno, con un ritardo di circa 10/15 giorni, in virtù delle temperature più rigide verificatesi in primavera, rispetto all'andamento medio tipico del periodo. Stimiamo un ammanco di circa il 30% sulla produzione finale per le drupacee in genere. Tuttavia, in particolare per le albicocche, essendo un frutto molto delicato e trovandosi in una fase fenologica avanzata al momento della gelata, la perdita ammonta a circa il 50%. In tali condizioni, si spera che perlomeno la produzione disponibile venga remunerata adeguatamente".
"A livello nazionale, si stimano perdite di produzione dell'ordine del 55%, ma la Campania forse è la regione d'Italia in cui c'è maggiore disponibilità di frutta estiva. - E' quanto dichiara Luigi Di Nardo - Inoltre, in questi giorni ho già stipulato i contratti di vendita del prodotto direttamente in campagna: i prezzi alla produzione sono più elevati rispetto a quelli della precedente campagna; siamo intorno a circa un 30% in più".