Martedì 11 maggio 2021 si è tenuto il secondo webinar dei "Martedì di medFEL". Argomento: le previsioni 2021 sul melone Charentais in Francia, Spagna e Marocco. L'indagine è stata condotta da AIM nelle tre nazioni, tra operatori del settore, produttori di sementi e tecnici di ogni bacino di produzione.
Le superfici evolvono in modo diverso a seconda delle zone di produzione: stabilità in Marocco, diminuzione molto moderata in Spagna e aumento in Francia, localizzato nella parte sud-est; gli altri bacini sono stabili.
In Marocco, si registra una campagna senza picchi di volume. Nell'area di Dakhla, le superfici sono leggermente in calo, con buone condizioni di crescita, raccolta dal 15 febbraio alla fine di aprile, dimensioni piuttosto ben distribuite e buona qualità.
Nell'area di Marrakech, le superfici sono leggermente aumentate (25 ha). Si sono registrate condizioni di crescita corrette, niente gelate, ma pioggia dal 20 febbraio al 6 marzo. In ambiente protetto, è stato seminato da metà dicembre, con raccolta dal 20 marzo al 25 aprile. In pieno campo: la semina è avvenuta in gennaio fino a metà febbraio, con raccolta dal 15 aprile alla fine maggio. Buona distribuzione dei calibri, raccolti scalari e nessun picco. Da registrare un calo dell'offerta tra il passaggio dalle serre al campo aperto.
Un clima favorevole fino alla fine di marzo in Spagna ha permesso una buona semina, ma il clima freddo e umido (non paragonabile al 2020) ha portato a una graduale entrata in produzione. In Almeria superficie stabile per lo Charentais verde, coltivato in serra. A Siviglia, si è registrata una leggera diminuzione delle superfici, ma inferiore a quella dell'anno scorso, con una flessione su Malaga.
Nell'area di Murcia e Alicante, le superfici sono diminuite notevolmente, a seguito della campagna 2020, la precocità è ancora ricercata con programmi per la semina nel mese di febbraio e nelle prime settimane di marzo. Diminuzione principalmente sulla semina tardiva. Buone condizioni di crescita fino a metà marzo, nessuna gelata, ma pioggia e freddo in aprile (in misura minore rispetto al 2020), con conseguente compromissione della semina e un ritardo nell'allegagione delle colture. Nel complesso, un inizio progressivo della campagna. Entrata in produzione graduale all'inizio di maggio per le colture più precoci, ma con una produzione eterogenea e scalare per le colture successive fino alla fine di maggio.
In Francia, si prevede un aumento della superficie di 250 ettari, principalmente nella zona della Camarga. Il clima è stato generalmente favorevole in fase di semina, fino agli episodi di freddo e gelo. In tutti i bacini, alcuni appezzamenti sono stati colpiti, soprattutto le colture precoci (non molto coperti) perché la semina era in corso. L'impatto è stato comunque minimo.
La semina continua, le previsioni sui volumi dipenderanno dalle condizioni meteo future e dalle impostazione delle colture. I volumi e i picchi di produzione dipenderanno dall'allegagione e dalle condizioni climatiche di maggio e giugno.
La campagna potrebbe essere segnata da alti e bassi. Si registra una tendenza a diversificare soprattutto su anguria e altri tipi di meloni. Lo sviluppo del biologico continua.
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