Il Comitato Fitosanitario Nazionale ha dato il via libera al reimpianto di agrumi, mandorli, ciliegi, albicocchi e altre drupacee nelle tre province pugliesi (Lecce, Brindisi e Taranto) devastate da Xylella fastidiosa. Una decisione che arriva dopo svariate richieste e ricerche da parte degli organi competenti e che permetterà la tanto attesa riconversione delle colture del Salento.
Le specie arboree suddette erano considerate, infatti, non resistenti o tolleranti alla Xylella fastidiosa e pertanto non idonee per quelle zone infette, ma grazie ad alcuni studi si è potuto dimostrare invece che la presenza del batterio ha una percentuale di infezione molto più bassa, su queste piante.
Molto soddisfatti per la deroga del divieto di impianto sono soprattutto gli agricoltori, i quali potranno ritornare a svolgere il loro lavoro e guardare con maggiore fiducia al futuro. Questa diversificazione e riqualificazione farà rinascere un territorio che, a causa di un organismo nocivo, ha pagato un prezzo molto alto. Un modo per far risorgere non solo l'agricoltura, ma anche l'economia locale.
Dei 300 milioni di euro totali del piano d'azione anti-Xylella, 25 milioni verranno messi a disposizione per il reimpianto di altre colture diverse dall'ulivo, oltre ai 20 milioni di euro da destinare agli studi scientifici e alla sperimentazione, al fine di ricostruire il patrimonio produttivo e paesaggistico delle zone colpite dal batterio.