Nel 2020 è stata realizzata una prima coltivazione studiata per ottenere una produzione anticipata, sfruttando il calore prodotto da energia elettrica. Ad aprile 2021 è stato messo a dimora in parallelo un secondo lotto, di circa 1 ettaro. L'impianto in questione, realizzato presso l'azienda agricola di Davide Zanellati a Bosco Mesola (Ferrara), in un'areale altamente vocato per la produzione dell'asparago verde tutelato dal Consorzio dell'Asparago Verde di Altedo IGP.
L'impianto nella primavera del 2021 ha fornito, nonostante al primo anno di vita, una produzione molto interessante. La prima raccolta è iniziata il 27 di febbraio ed è terminata dopo 25 giorni, come programmato.
La protezione della produzione è stata garantita da un piccolo tunnel coperto da un film termico. Purtroppo, una gelata nella prima decade di aprile ha penalizzato lo sviluppo vegetativo, ma con questo sistema si pensa di poter garantire alla coltivazione circa 50-60 giorni in più di vegetazione, in modo da accumulare il massimo delle sostanze di riserva.
L'asparagiaia 60 giorni dopo la fine raccolta: a confronto le cv. Vittorio (a destra) e Vitalim (a sinistra)
L'impianto, che può contare su di una disponibilità di 70 Kw, è stato mantenuto per i circa 2 mesi di funzionamento a una temperatura variabile dai 16 ai 18 gradi alla profondità di circa 20 cm. E' dotato di impianto di irrigazione a goccia. Dopo aver analizzato tutti gli aspetti agronomici e le possibili potenzialità, sotto la guida dell'ingegnere Claudio Minelli e di Luciano Trentini (che ha sviluppato la parte agronomica insieme al titolare dell'azienda Davide Zanellati) si è deciso il raddoppio dell'impianto. Nel seconda decade mese di aprile 2021 è stata realizzata in parallelo una seconda coltivazione, sempre della superficie di circa 1 ettaro, ponendo a dimora zampe della CV Vitalim che già nel 2020 ha dimostrato una elevata precocità.
Dopo il posizionamento dei cavi elettrici nella seconda decade di aprile, sono state posizionate le zampe di asparago, poi coperte con circa 10-15 cm di terra
Obiettivo dell'azienda Zanellati è quello di produrre asparagi di qualità con un basso impatto ambientale, sfruttando il calore che può essere fornito da un apposito cavo scaldante, oppure da altre forme di riscaldamento in un periodo precoce, con l'intento di fornire alla cooperativa Casa Mesola una produzione anticipata.
"Questa esperienza - commenta Trentini - vuole valutare la possibilità di allungare il ciclo produttivo degli asparagi della pianura padana e del Nord Italia per offrire al consumatore italiano (e non solo) una offerta commerciale superiore ai tre mesi, raccogliendo dall'ultima decade di febbraio, fino alla seconda decade di giugno per le cultivar più tardive. I risultati produttivi e commerciali, in questo primo anno di raccolta sono risultati interessanti, favoriti e dalla scarsa disponibilità di prodotto nel periodo e dall'aumento della forte richiesta di asparagi di origine italiana".
Bilancio lusinghiero "non vuole dire risultato economico certo - precisa Trentini -. Il bilancio sarà opportuno farlo fra qualche anno, solo dopo alcune campagne di raccolta e commercializzazione. Per questo occorre ancora attendere per valutare i risultati produttivi della raccolta del fine inverno 2022. Si tratta comunque di una innovazione di processo produttivo che merita attenzione, soprattutto a fronte della possibilità di disporre anche di altre fonti energetiche alternative, come il fotovoltaico".
E' stato predisposto l'impianto a goccia, poi ricoperto da una pacciamatura nera biodegradabile, contribuendo a limitare la dispersione del calore durante le prime fasi del riscaldamento
Il nuovo modello che si sta studiando tiene conto dell'importanza di raccogliere informazioni in modo continuativo, anche da remoto, per gestire al meglio i parametri fondamentali necessari per una corretta gestione della coltivazione. Tutto questo è in linea con l'attuale orientamento della politica agricola europea.
Con lo stesso principio, l'irrigazione è assicurata da un impianto a goccia in grado di erogare la fertirrigazione. L'impianto completo può essere progettato per godere dei benefici finanziari previsti oggi dalla normativa d'incentivo cosiddetta 4.0, relativa all'innovazione in agricoltura.
Il nuovo impianto del 2022 dopo circa 60 giorni dalla posa a dimora delle zampe. Come il precedente, è stato realizzato secondo una logica agronomica ed economica, tenendo un sesto d'impianto largo a tre metri fra le file, che sono binate per ridurre il rischio di patologie e per ridurre complessivamente i costi, soprattutto di manodopera
Questa asparagiaia sarà oggetto di una apposita visita in occasione IAD, International Asparagus Days, nella giornata dedicata alla tecnica in campo. IAD, che si terrà dal 7 al 9 maggio a Rimini in occasione di Macfrut, è la manifestazione mondiale dedicata all'asparago, realizzata con il supporto di Luciano Trentini e Christian Befve. In fiera, come espositori, saranno presenti tutte le ditte che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto, che si ritiene possa essere considerato innovativo e che sarà visibile anche in un piccolo impianto dimostrativo realizzato all'interno degli stand espositivi da Ener Green Gate srl (che ha curato l'impiantistica elettrica), Irrigazione Veneta (che ha curato gli aspetti legati all'irrigazione a goccia), Coop Coviro (che ha fornito il materiale vivaistico), oltre naturalmente all'imprenditore Davide Zanellati.
"IAD 2021 è ormai per gli asparagicoltori un appuntamento da non perdere - conclude Luciano Trentini - poiché unisce un'importante parte espositiva, insieme a una convegnistica di elevato livello e a visite tecniche che pensiamo possano fornire nuovi spunti per una asparagicoltura d'avanguardia".