All’estero, una nota catena della Gdo ha chiesto ai propri fornitori la garanzia che l’ortofrutta fosse esente da residui di neonicotinoidi o entro i limiti consentiti. Si tratta di un controllo che alcune aziende ortofrutticole già effettuano in autonomia, anche se non richiesto espressamente dall’acquirente. Negli ultimi anni, l'attenzione è crescita parecchio, specialmente da quando ci si è resi conto che tali sostanze sono state concausa di numerose morìe di insetti utili, come le api.
Copyright Sicural
Il ruolo di EFSA sulla problematica è descritto a questo link, in cui vengono riportati i passaggi fondamentali e le iniziative dal 2009 ad oggi.
"Come Sicural siamo in grado - spiegano Silvia Zuccherelli, Maverik Bezzi e Giusy Riciputi - di fornire dati precisi sull’eventuale presenza di neonicotinoidi. Si tratta di insetticidi molto utilizzati, ma anche in parte vietati o sospesi per la loro tossicità e/o interferenza sul comportamento delle api, e sono molto dannosi anche per le larve. Questo potrebbe contribuire a spiegare perché, laddove vengono impiegati, le popolazioni diminuiscono".
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Oltre che su ortofrutta, Sicural è in grado rilevare la presenza dei neonicotinoidi anche su altre matrici: "Sicural, all’interno del proprio screening multiresiduale - precisano - esegue le analisi dei neonicotinoidi sulle seguenti matrici: miele, polline, ed eventualmente anche su residui organici di insetti".
Già negli anni '80 il famoso entomologo e divulgatore Giorgio Celli (cofondatore del Biolab, oggi Bioplanet), aveva capito che bisognava correre ai ripari non solo per salvaguardare l’esistenza di questi preziosi e utili insetti, ma anche per tutelare la salute umana.
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