"Circa due settimane fa, è iniziata la stagione dell'uva marocchina. La qualità è eccellente, i prezzi però sono ancora un po' bassi a causa dell'offerta contestuale di uva indiana. Questo dipende sempre, come si suol dire, dal rapporto tra domanda e offerta. Quando c'è poca offerta e maggiore domanda, i prezzi sono più alti, naturalmente". A sostenerlo è Herbert Scholdei, amministratore delegato di Macalea GmbH & Co KG, con sede ad Amburgo. L'azienda è rappresentata in più di dodici paesi con i suoi prodotti convenzionali e biologici.
Foto: Macalea GmbH & Co KG
Il potenziale delle uve marocchine
L'uva italiana arriva sempre un po' più tardi; naturalmente dipende anche dal periodo di vendita. Normalmente, sono sempre gli egiziani a dare inizio alla stagione.
"Rispetto alle uve egiziane - dichiara Herbert Scholdei - ritengo che ci siano varietà migliori e più nuove nelle uve marocchine. Tuttavia, non appena l'Italia inizierà la stagione, ci dedicheremo prima alle uve italiane, dato che ovviamente non devono venire da così lontano".
Anche Herbert sta notando dei ritardi, quest'anno. "Solitamente, il raccolto italiano arriva dopo rispetto alla Spagna. Normalmente, i primi quantitativi dalla Spagna arrivano sul mercato alla fine di giugno, ma quest'anno hanno subito un leggero ritardo di una settimana. Tuttavia, tra tre settimane comincerà anche la stagione del Marocco - afferma - Quest'anno ha fatto più freddo del solito nell'emisfero settentrionale. Ciò ha interessato non solo la Germania, ma anche la Spagna e l'Italia. Le basse temperature hanno rallentato anche il raccolto europeo di mele".
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Uva senza semi e con semi
"In Marocco si coltiva solo uva senza semi. L'uva con semi viene ancora prodotta e consumata in Italia, ma nel resto d'Europa prevale la seedless", dice Herbert.
Attualmente le uve egiziane, in particolare, sono in competizione con quelle marocchine. "La quota di mercato delle uve marocchine rappresenta probabilmente circa il 10% di quella delle uve egiziane. Quando si parla di quote di mercato, si dovrebbero sempre confrontare le cifre con la concorrenza attuale. Al momento, sono soprattutto l'Egitto e il Marocco a essere sul mercato".
Il fatto che altri prodotti stagionali influenzino le cifre di vendita non è così evidente con l'uva come con altri frutti. Herbert: "L'uva è relativamente libera dalla concorrenza, perché chi vuole acquistare uva, compra solo uva. Tuttavia, è ovvio che, per esempio, il consumo di mango in estate si divide prima, perché i consumatori vogliono consumare le drupacee più economiche. Il che naturalmente è una buona cosa, perché sono prodotti stagionali. Al contrario, la frutta a nocciolo d'oltremare diventa nuovamente difficile da vendere in inverno, perché semplicemente non ha lo stesso sapore che ha in estate. Questo ha a che fare con il fatto che la frutta viene spesso raccolta troppo presto. Inoltre, anche la qualità dei mango è migliorata in modo molto significativo".
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Coltivazione biologica
Secondo Herbert, coltivare l'uva in modo biologico non è così facile: "I viticoltori con cui lavoriamo producono ancora in modo relativamente convenzionale. Coltivare l'uva in modo biologico è estremamente difficile, soprattutto quando viene da oltreoceano, perché il viaggio che deve affrontare è molto lungo. Di conseguenza, la conservazione di queste uve è un po' più complicata. Altri prodotti come le mele, le pere e i lime biologici hanno tutti una durata di conservazione più lunga e dunque si prestano maggiormente a essere coltivati biologicamente".
Tendenze in termini di varietà e imballaggio
"La gente è sempre alla ricerca di buone varietà con un buon sapore, anche per quanto riguarda altri frutti. Nei prossimi anni ci saranno dei cambiamenti che permetteranno di ottenere uve dal sapore migliore. Ma naturalmente è sempre una questione di dimensioni. Si prenda come esempio le uve sultanine: l'uva più grande non è mai così buona come quella piccola". Quando si tratta di imballaggi, l'azienda si concentra interamente sui desideri dei suoi clienti, conclude Herbert.
Per maggiori informazioni:
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