Costruire un mercato volontario dei crediti di carbonio dedicato al settore ortofrutticolo. E' questa l'idea alla base del progetto europeo GECO2 che sarà presentato mercoledì 8 settembre al Macfrut di Rimini, con un evento nello stand di Apofruit Italia alla presenza dell'assessore regionale Alessio Mammi.
I lavori saranno aperti alle 15:00 dal presidente di Apofruit, Mirco Zanotti. Il project manager di GECO2, Antonio Cinti, avrà il compito di presentare il progetto nelle sue linee generali. Alberto Aldini, tecnico agronomo di Apofruit Italia, illustrerà la partecipazione della cooperativa alle attività del progetto. Seguirà la tavola rotonda intitolata "Agricoltura in prima fila contro il cambiamento climatico, il ruolo della cooperazione agroalimentare" a cui prenderanno parte il direttore generale di Apofruit Italia, Ernesto Fornari, il presidente di Legacoop Agroalimentare nazionale, Cristian Maretti, il Responsabile dell'Istituto Agronomico del Mediterraneo CIHEAM di Bari, Vincenzo Verrastro, il responsabile Agroalimentare di Legacoop Romagna, Matteo Marchi, e il data scientist di Arpae Emilia-Romagna, Antonio Volta. Le conclusioni saranno a cura dell'assessore Mammi. L'evento si può seguire anche da remoto registrandosi sulla piattaforma Zoom.
Per le credenziali di accesso è possibile scrivere a: [email protected].
Il progetto GECO2
Il settore agroalimentare, uno dei più colpiti dai disastri causati dal riscaldamento globale, è in prima fila per combattere i cambiamenti climatici. Grazie a nuove e più sostenibili pratiche agricole è possibile controbilanciare una parte delle emissioni di gas serra catturando e immagazzinando la CO2 nel suolo e nelle biomasse. Quello che ancora manca è la possibilità di misurare e valorizzare queste attività svolte dagli agricoltori, vendendo i crediti così acquisiti ad altre aziende interessate a raggiungere la neutralità carbonica e a qualificare dal punto di vista ambientale i loro prodotti. Da qui l'idea di GECO2, che fa collaborare alcune regioni del Mare Adriatico per sperimentare pratiche vicine all'ambiente, migliorare la gestione dei suoli e ridurre le emissioni di CO2, con l'obiettivo di creare un mercato volontario di crediti/debiti equivalenti di anidride carbonica (CO2e) basato sul settore agricolo.
Il territorio di riferimento è quello delle regioni adriatiche tra Italia e Croazia dove operano gli otto partner guidati dalla capofila Arpae Emilia-Romagna: Legacoop Romagna, le Regioni Marche e Molise, l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Rera sd per il coordinamento e lo sviluppo della Provincia di Spalato Dalmazia, Agrra-Zara e la Regione di Dubrovnik Neretva. La grande cooperativa Apofruit Italia partecipa alla sperimentazione mettendo a disposizione il know how dei suoi tecnici e dei suoi soci, mentre supporta il coordinamento Innovacoop, la società del sistema cooperativo regionale rivolta alla promozione dell'innovazione e dell'internazionalizzazione.
"Se un agricoltore potesse misurare e monetizzare le attività di stoccaggio della CO2 sarebbe stimolato a impegnarsi ulteriormente nella lotta ai cambiamenti climatici" dice il project manager Antonio Cinti. "Le imprese trasformatrici sarebbero sensibilizzate sulle loro emissioni e potrebbero sfruttare i crediti come una importante leva di marketing per aumentare il valore aggiunto dei propri prodotti.
Infine le comunità locali inoltre godrebbero di migliori condizioni ambientali e della disponibilità di prodotti più ecologici sia freschi che trasformati. Ci aspettiamo risultati vantaggiosi per tutti".