Una nuova ricerca di Foodmix Marketing Communications, un'agenzia di marketing alimentare, rivela lo stato di sottoutilizzo delle politiche di marca nel settore dei prodotti ortofrutticoli e mostra come i coltivatori di prodotti primari potrebbero invece realizzare un profitto maggiore, se solo sfruttassero meglio l'autenticità delle loro storie.
Lo studio ha intervistato più di 1.000 acquirenti abituali di prodotti ortofrutticoli tra le generazioni Boomer, Gen X, Millennial e Gen Z. I risultati chiave dicono che più della metà dei consumatori ritiene importante acquistare marchi specifici, nel reparto dell'ortofrutta, rispetto a prodotti non di marca. Di particolare interesse per i marketer saranno le intuizioni relative al target dei consumatori più ambiti del settore: le famiglie che spendono almeno 25 dollari a settimana in prodotti ortofrutticoli.
Secondo i risultati dello studio, la percezione popolare che le generazioni più giovani siano meno portate verso i marchi viene smentita. In realtà, la fedeltà al marchio sta crescendo di generazione in generazione, con quasi la metà della Generazione X e dei Boomer che considerano importante che i prodotti ortofrutticoli che acquistano siano di marca, mentre è probabile che i due terzi dei Millennial e delle generazioni Z acquistino ortofrutta di marca.
Considerato che i marchi commerciali e le etichette private si sono conquistati una posizione di primo piano nei reparti di ortofrutta, la ricerca mostra che le aziende di ortofrutta con un proprio brand hanno buone opportunità di aumentare la loro quota di mercato.
Lo studio di Foodmix rivela che i marchi con una storia consolidata generano fiducia e coinvolgimento tra i consumatori, avendo la capacità di condividere le loro "storie". Con la sostenibilità come posta in gioco, per molti amanti del marchio sono le particolari caratteristiche a guidare la scelta per un prodotto, invece che delle dichiarazioni generiche.
"Ci siamo impegnati per offrire una nuova prospettiva al settore. Questo studio porrà fine al dibattito su: marchio si / marchio no", afferma Dan O'Connell, amministratore delegato della Foodmix Marketing Communications. "Attraverso la nostra ricerca, abbiamo scoperto che i clienti acquisteranno effettivamente di più i marchi che condividono una storia reale e sostenibile. I consumatori hanno chiarito che non ci sono abbastanza brand a cui affezionarsi e che ne vorrebbero di più".
Quando si tratta di generare l’amore per il marchio, c'è margine di crescita tra quelle aziende ortofrutticole che si sono guadagnate la fedeltà dei clienti. Quasi il 60% dei consumatori ammette di "amare" una determinata marca di prodotti ortofrutticoli. Tuttavia, fanno fatica a nominare un secondo marchio. I risultati suggeriscono che c’è ancora un ampio margine di miglioramento, perché i marchi di ortofrutta ottengano l’amore e la fedeltà dei consumatori.
Per maggiori informazioni:
Trisha Teckenbrock
Foodmix Marketing Communications
Tel: +1 (630) 366-7515
[email protected]
www.foodmix.net