La domanda di patate è sostenuta e i prezzi stanno dando una certa soddisfazione ai produttori. In seno a questa tendenza, Selenella rafforza il suo posizionamento, come afferma il presidente del Consorzio, Massimo Cristiani. "L'avvio della commercializzazione è positivo per tutto il mercato e noi, nello specifico, continuiamo a crescere. Le rese in campo sono state nella media, nonostante la siccità, e quindi la produzione che andremo a commercializzare sarà quella prevista, o al massimo, con un leggero calo. Nel segmento precoce abbiamo avuto rese leggermente minori rispetto alla media, recuperate però sul tardivo".
"La Gdo - continua Cristiani - ormai rappresenta oltre l'80% delle nostre vendite. Il nostro punto di forza sta nel fatto che è il consumatore a cercare il nostro brand, per cui siamo in una posizione privilegiata. La confezione che va per la maggiore è la rete da 1,5 kg".
Massimo Cristiani
Non mancano però anche alcuni problemi, ad esempio l'aumento dei costi delle materie prime sta erodendo il margine per i produttori. "Qualche settimana fa - aggiunge il presidente - una catena della Gdo ha affermato, tramite un suo rappresentante, che la filiera deve assorbire questi maggiori costi. Vorrei far presente invece che i costi devono essere assorbiti da tutti, Gdo e consumatori compresi".
Un problema presente ormai da alcuni anni, vale a dire da quando sono stati vietati alcuni principi chimici, è quello degli elateridi. "Stiamo investendo in ricerca per cercare una soluzione, per integrare pratiche agronomiche che permettano di ridurre il problema, ma non è facile. Siamo in costante confronto con la Regione e il servizio fitosanitario per monitorare la situazione e trovare soluzioni".
Secondo Cristiani, e non solo secondo lui, ci vorrebbe una maggiore attenzione per la base produttiva da parte di tutti: "Se sta bene l'agricoltore, se lui fa reddito, ne trova giovamento tutta la filiera. A volte bastano 10 centesimi in più o in meno al kg per determinare il fallimento o il successo di un'impresa. Quando l'agricoltore fa reddito, è pronto a reinvestire subito i guadagni lungo la filiera, rinnovando le tecnologie, coltivando nuove varietà. Difficilmente troverete un agricoltore che spende in vacanze i suoi guadagni; è molto più probabile che faccia investimenti per migliorare l'efficienza aziendale".
Per maggiori informazioni:
Consorzio Patata Italiana di Qualità
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