Scatta oggi, venerdì 15 ottobre 2021, l'obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, ma, dopo le proteste e le segnalazioni di eventuali scioperi portuali e degli autotrasportatori, il rischio di una paralisi nazionale si fa sempre più certo.
"Ci sono grosse probabilità che ci si possa trovare di fronte a un blocco generalizzato. Sono in seria apprensione, per questo - così ci spiega un operatore dell'Italia meridionale, aggiungendo: "Piccoli disagi logistici sono iniziati già da oggi (si legga 14 ottobre 2021, ndr). Non sappiamo concretamente quale potrà essere l'impatto di tale agitazione, ma quello che è certo è che nel weekend ci saranno delle difficoltà negli approvvigionamenti delle merci, oltre che dei ritardi nelle consegne. Per quanto ci riguarda, siamo preoccupati per le forniture di agrumi e banane nei porti di Civitavecchia e Livorno".
"Nel settore della logistica e degli autotrasporti, il 30% dei dipendenti non è ancora vaccinato: un problema che diventa ancora più serio, se consideriamo la mancanza generalizzata di autisti e gli effetti e le limitazioni che il provvedimento italiano potrà avere sui traffici internazionali. Molti autisti dell'Est Europa, per esempio, si sono immunizzati con vaccini non riconosciuti dall'Unione Europa".
"C'è il rischio che, da lunedì, molte società di autotrasporti ci dicano che non hanno abbastanza mezzi per portare i nostri prodotti dal nord al sud dell'Europa (e viceversa), a causa della mancanza del personale privo della certificazione verde. Se questo dovesse mai accadere, avremmo un altro grosso problema da gestire. Per chi opera nel comparto della frutta e della verdura fresca, la preoccupazione è maggiore, dato che si tratta di prodotti facilmente deperibili. Non poter disporre del solito flusso di mezzi potrebbe mettere in crisi le imprese agricole. In ogni caso, ci aspettiamo uno scenario difficile, ma non così negativo da trovare gli scaffali vuoti nei supermercati".