Dopo le ultime notizie riportate da diversi media sulla situazione dei lavoratori in diverse cooperative dell'Estremadura legate al settore dell'aglio, l'Associazione nazionale dei produttori e commercianti di aglio, ANPCA, ha voluto chiarire che si tratta di casi assolutamente isolati.
Fin dalla sua nascita, nel 2002, questa associazione ha difeso la professionalità del settore dell'aglio spagnolo, scommettendo sull'innovazione e sul costante miglioramento delle condizioni di lavoro e sanitarie del settore. L'ANPCA, da più di 8 anni, dispone infatti di un sistema di supervisione e vigilanza del mercato, il cui compito è proprio quello di prevenire la concorrenza sleale attraverso pratiche abusive. L'Associazione è intervenuta in 12 di questi casi, presentando denunce all'Ispettorato del lavoro e della sicurezza sociale della Spagna in diverse province, al fine di porre fine a una situazione che danneggia fondamentalmente i lavoratori, ma che coinvolge anche le aziende che devono competere sui mercati, con aglio prodotto senza le adeguate condizioni minime lavorative e sanitarie.
Inoltre, negli ultimi 3 anni l'ANPCA ha chiesto un accordo di settore a livello nazionale per l'aglio e la cipolla, al fine di eliminare le difformità esistenti tra le diverse aree di produzione spagnole. L'obiettivo di questo accordo settoriale è armonizzare le condizioni dei lavoratori in questi importanti settori del nostro Paese che generano occupazione nelle aree rurali, sia nei campi sia nell'industria. Attualmente, le aziende del nostro settore devono rispettare le disposizioni dei diversi accordi esistenti in ciascuna delle 50 province spagnole e dei diversi accordi industriali o di lavorazione (a seconda delle zone) per il personale coinvolto nei processi di pulitura, pelatura e confezionamento dell’aglio. Questa situazione, oltre a essere uno svantaggio competitivo per molte aree produttive, a causa delle diverse normative, rende molto difficile ai reparti che gestiscono le risorse umane far adattare il personale alle diverse mansioni, aree produttive e ruoli.
Secondo i dati ufficiali, nel 2021 la superficie coltivata ad aglio in Spagna ha raggiunto i 29.632 ettari. Di questi, 20.856 in Castiglia-La Mancia, 5.121 ettari in Andalusia e 1.820 in Castiglia-León. La produzione totale di aglio spagnolo ha superato le 309mila tonnellate ed è stata commercializzata in più di 59 Paesi, per un totale di oltre 189mila tonnellate esportate, secondo la dogana spagnola.
Per maggiori informazioni:
ANPCA
Tel.: +34 967 161 011
[email protected]
www.anpca.es