Ancora un'ondata di maltempo, questa volta tra Gela (CL) e Ispica (RG), ha colpito una zona specializzata in orticoltura intensiva in strutture protette. I danni provocati dal maltempo nel pomeriggio del 29 novembre 2021 non sono stati ingentissimi, almeno non ovunque, ma alcune aziende ha dovuto registrare la devastazione parziale delle proprie serre o tunnel.
Serra in ferro scoperchiata, con struttura portante piegata
Per alcune zone, colpite a macchia di leopardo, è la terza volta in meno di un mese. Piccoli danni qua e là che, ripetuti nel tempo, diventano un problema davvero pesante da sopportare. Colpite pesantemente anche Scoglitti e Vittoria. Un coltivatore di Marina di Ragusa accusa danni per non meno di 30mila euro alle coperture in film plastici, sparsi nei diversi appezzamenti. Uno stillicidio che pesa sui bilanci aziendali e sui redditi delle famiglie. Altre imprese ancora hanno subito danni ai capannoni, con la conseguente rovina di imballaggi, concimi e fitofarmaci che vi erano alloggiati.
Serra in legno/cemento, letteralmente schiacciata al suolo
Si tratta di episodi climatici sempre più improvvisi, e violenti, che colpiscono i territori mediterranei e di conseguenza le aziende agricole. L'innalzamento della temperatura del Mar Mediterraneo causa fenomeni come trombe d'aria, ossia i cosiddetti "Medicane" (neologismo coniato dall'unione delle parole Mediterraneo e Hurricane che indicano gli uragani che si formano nel nostro mare), destinati, secondo quanto riferiscono i meteorologi, a presentarsi con una sempre maggiore frequenza.
Sul tavolo restano le annose questioni che riguardano gli eventi climatici avversi su colture per cui le assicurazioni non sono previste e con l'impossibilità di attingere agli aiuti di Stato. Strutture in legno/cemento continuano a rappresentare una grande quota delle produzioni siciliane, ma per queste non è prevista alcuna possibilità di stipula di contratti assicurativi. Mentre gli aiuti di Stato - sotto le più disparate forme - sono di uso comune in altri Paesi mediterranei, l'Italia mantiene un atteggiamento ferreo, in ossequio alle direttive europee.
Tunnel con plastica di copertura strappata. Qui il danno può ritenersi lieve
Quello del maltempo sembra un destino che si accanisce su questi areali, in un preciso momento in cui tutto rema contro. I mercati sono in flessione perché novembre ha visto un calo della domanda; i costi di produzione aumentano senza sosta, raggiungendo una media del +40%, a fronte di un andamento alla vendita in calo, specialmente nella GDO, che continua con promozioni a spese dei produttori.
L'estero, fin qui, ha dato numeri negativi che, si spera, possano essere compensati dall'andamento dei consumi delle prossime settimane, poiché il periodo coinciderà con le festività natalizie, tradizionalmente momento di vivacità sui mercati globali.