Per 1 euro di spesa solo 15 centesimi finiscono nelle tasche degli agricoltori. Ora non sarà più così o, almeno, questo è l’obiettivo della legge contro le pratiche sleali. Da ieri 15 dicembre, imprese, società o organizzazione di appartenenza potranno presentare istanza di intervento tramite un apposito modulo già scaricabile sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La pubblicazione online sul sito del MIPAAF è contestuale all’entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare.
“E’ un grande passo in avanti verso una più giusta remunerazione dei nostri agricoltori ed allevatori stritolati da aste al ribasso, promozioni sottocosto e da altre vergognose pratiche sleali. – commenta Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Prima di oggi il rapporto tra imprese ed allevatori e grandi catene distributive è stato impari; oggi, con questo decreto, ci auguriamo ci sia un effettivo riallineamento dei meriti ed anche dei guadagni alla luce anche dei pesanti rincari dei costi di produzione che la grande distribuzione sta scaricando sulle imprese”.
Sono sedici le pratiche commerciali sleali – analizza Coldiretti Toscana - messe al bando dalla direttiva Ue e recepita dalla legge nazionale. Si va dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti. L’ispettorato centrale repressioni frodi l'autorità nazionale incaricata di vigilare sul rispetto delle disposizioni in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare ed in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari.
“Sul sito del Ministero – conclude il presidente di Coldiretti Toscana, Filippi – sono presenti tutte le informazioni, le istruzioni ed i moduli per denunciare le pratiche sleali. Siamo pronti, come organizzazione di rappresentanza, a fare la nostra parte nell’utilizzare questo nuovo strumento che la legge ci ha messo a disposizione a difesa dei nostri soci e dell’agricoltura toscana”.