Primi frutti di avocado raccolti in Puglia: le prospettive commerciali

I 20 ettari di avocado messi a dimora nel maggio del 2019 da Masseria Fruttirossi, a pochi metri dal mare Ionio, hanno iniziato a dare i primi frutti.

"Qualche giorno fa, abbiamo raccolto le prime cassette di avocado pugliese della varietà Hass, volumi che però non ci permettono di avviare una vera e propria commercializzazione. Trattasi infatti di poche centinaia di chili di prodotto di media pezzatura, che sono stati distribuiti gratuitamente ai nostri clienti. Un modo per far assaggiare questi frutti dall'alto valore salutistico e condividere la gioia e la soddisfazione con i diversi operatori italiani. I feedback che ci sono arrivati dai buyer sono molto promettenti; c'è una grande attesa per l'avocado pugliese. Crediamo di iniziare a vendere già dalla prossima stagione, con quantitativi soddisfacenti". A spiegarlo è Davide De Lisi, responsabile di produzione della suddetta azienda pugliese, già nota per le sue considerevoli superfici destinate a melagrano.

Nella foto a sinistra, Davide De Lisi. A destra, le cassette di avocado regalate ai mercati.

"La conduzione agronomica svolta finora non è stata fatta in previsione del raccolto, quanto piuttosto per accelerare la crescita della pianta e permettere una ideale fortificazione della sua parte aerea e di quella radicale. A livello globale, si sta assistendo a una forte crescita del consumo di avocado. La varietà Hass si attesta come quella più coltivata e preferita dai consumatori per la sua buccia nera e la polpa giallo chiaro. Per rispondere a questa tendenza, oltre il 70% delle nostre coltivazioni sono dedicate alla cultivar Hass, la restante parte alle varietà Ettinger e Pinkerton. Nei prossimi mesi, inizieremo i trapianti di altri 20 ettari di avocado".

"Le condizioni climatiche della fascia ionica permettono dunque la coltivazione di produzioni esotiche, seppur siano colture molto sensibili alle basse temperature. Prima della messa a dimora delle piante, la sfida più impegnativa è stata quella di trovare rimendi efficaci e duraturi che potessero eliminare possibili danni da gelo. Abbiamo realizzato un impianto antibrina (predisposto per una superficie totale di 40 ettari), comprensivo di reti antigrandine. Soluzioni che ci sono state di grande aiuto e che ci hanno permesso di ottenere i risultati che adesso stiamo condividendo con tutti i nostri clienti. Per l'avocado, stiamo sperimentando anche dei ventilatori mobili, un'altra tecnica molto più versatile per combattere il gelo notturno".