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Improvvisa corsa all'accaparramento di cibo

Termina lo sciopero degli autotrasportatori, ma i danni restano ingenti

Si riprende a caricare le merci da ieri sera, cercando di recuperare i ritardi e i danni provocati in questi giorni di sciopero che, come abbiamo già scritto in altre occasioni, da più parti è stato definito selvaggio e deleterio per l'economia siciliana.

Al termine di una riunione alla presenza, tra gli altri, di produttori, autotrasportatori e delle associazioni di categoria, è stata decisa la rimozione dei blocchi stradali da parte dei camionisti. E se l'erogazione di 10 milioni di euro da parte della regione siciliana fino a ieri non aveva sortito alcun effetto (come largamente prevedibile), ha invece risolto la questione un sostanzioso aumento di 400 euro in più a tir per le solite destinazioni, a carico ovviamente del committente. I produttori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, dopo giorni di angoscia e di frenetiche interlocuzioni con le agenzie di trasporto e i clienti nel resto d'Europa. Ma intanto il danno è stato fatto.

Nel frattempo, si è verificato un assalto ad alcuni supermercati nella giornata di ieri, 24 febbraio 2022, quando i banchi degli alimentari sono stati svuotati dalla popolazione locale. Una data che terremo a mente per i prossimi mesi, forse anni, per via dell'inizio della guerra in Ucraina che ha tutte le premesse per trasformarsi in un conflitto di più ampia portata e con un coinvolgimento quantomeno "indiretto" di tutta l'Europa.

Come riportano i media nazionali, le cancellerie di mezzo mondo sono al lavoro affinché la crisi possa rimanere il più circoscritta possibile e si attende febbrilmente l'evolversi della situazione. Tutto ciò mentre in Sicilia si è registrato uno sciopero degli autotrasportatori che ha messo in ginocchio la logistica e, dunque, l'approvvigionamento delle provviste. Le foto riportate nel presente articolo riguardano un supermercato della Sicilia sudorientale e sono state scattate nella mattinata di ieri.

Difficile comprendere le motivazioni di questa corsa all'accaparramento di beni. Se da una parte c'è la paura per il nuovo scenario bellico, dall'altra ha pesato il collo di bottiglia nelle forniture da e per la Sicilia, che ha comportato la rottura degli stock, soprattutto per i prodotti freschissimi. Fatto sta che i consumatori sono entrati in fibrillazione e questo comportamento non è mai positivo, anche laddove sussistano eventi gravi. Basti pensare al fatto che l'accaparramento irrazionale e compulsivo da parte di taluni, comporta sistematicamente l'impossibilità per altri di fare la spesa.

Bisognerebbe mantenere un atteggiamento responsabile e civile, acquistando solo il necessario, senza accumulare cibo a dismisura.