"Non reputo corretto dare contributi ai frutticoltori che non erano assicurati e che hanno ricevuto contributi per le gelate dell'ultimo biennio. La legge 102 del 2004 è chiara e chi ha investito nell'assicurazione è penalizzato doppiamente rispetto a chi non si è mai assicurato".
Lo afferma un produttore di Forlì, Massimo Scozzoli, che fa questo ragionamento. "Non ce l'ho con le aziende, figuriamoci: siamo tutti sulla stessa barca e far quadrare i bilanci è un'odissea per tutti. Ma ce l'ho prima di tutto con quei politici che prima sbandierano di fare qualcosa per il comparto, poi optano per le solite soluzioni all'italiana, penalizzando chi ha seguito le regole".
Massimo Scozzoli
Questi gli antefatti: la legge 102 del 2004 co-finanzia l'assicurazione, in modo da abbattere il costo della polizza. L'intento del legislatore era anche quello di aumentare la platea degli assicurati, così da spalmare il rischio e rendere ancora più accessibili i premi da pagare.
Per l'Emilia Romagna sono stati stanziati 65 milioni di euro (leggi articolo).
"Ma certi politici, in collaborazione con determinate associazioni di categoria, entrambi in cerca di consensi e sopravvivenza, hanno fatto una deroga alla legge. Così chi non si è assicurato avrà comunque un indennizzo, alto o basso che sia, e di certo non si assicurerà neppure in futuro. Per salvare capra e cavoli avrebbero, per lo meno, potuto dare un indennizzo a chi si era assicurato almeno una volta negli ultimi 5 anni. Invece non c'è stata neppure questa piccola distinzione".
"Però noi che ci assicuriamo ogni anno, abbiamo visto aumentare il costo dei premi da pagare. Così la beffa, per noi, è doppia".