La stagione ortofrutticola nel nord d'Italia deve ancora cominciare, ma la grandine ha già fatto la sua comparsa. Dal Piemonte al Veneto, passando dalla Lombardia, un ampio temporale venerdì 1 aprile ha fatto il suo brutto scherzo.
Riporta Maycol Checchinato, esperto del clima, nel suo sito BPP Meteo: "Nel tardo pomeriggio di venerdì, si sono verificati episodi di grandine in diversi comuni della provincia di Mantova, con danni sugli alberi da frutto. Da una prima rilevazione, la grandine si è abbattuta a tratti su Curtatone, Marmirolo, Roverbella, Cividale Mantovano, Suzzara, Quistello San Benedetto Po, Poggio Rusco, Sermide e Felonica, Quingentole, Schivenoglia, ma anche nell’Alto Mantovano nella fascia morenica a Ponti sul Mincio".
Fonte secondaria foto BPP Meteo
"Impossibile in questo momento fare una stima dei danni, che emergeranno con più chiarezza nei prossimi giorni, ma la grandine ha colpito gli alberi da frutto nel Basso Mantovano, area di produzione della pera mantovana, danneggiandone la fioritura, con la conseguenza che si avrà una riduzione del raccolto di uno dei prodotti simbolo del territorio".
Anche in Piemonte si sono registrate grandinate. Dopo 111 giorni di assenza di precipitazioni, sono arrivate le tanto attese piogge sulle campagne cuneesi, ma anche la neve e le prime grandinate. Lo rileva Coldiretti Cuneo, i cui tecnici sono al lavoro in tutto il territorio per la stima dei danni ai frutteti in fiore.
"Nelle zone interessate dal maltempo, sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti ma anche nocciolo e mandorlo: quest’ultimo, al momento in piena fioritura, è stato quello maggiormente compromesso", ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
In Francia invece si teme di perdere gran parte della frutta, almeno in alcune zone. Sempre il sito Meteo BPP riporta che "ci sono state nottate di temperature sottozero in Europa. In Francia si è fatto ricorso a candele antigelo, fuochi, ventilazione e irrigazione antibrina. Le previsioni davano fra 4 e 8 °C sottozero nella mattinata appena trascorsa".
Serge Zaka, specialista in agroclima non usa mezzi termini: "Le perdite in Franca promettono di essere tra le più terribili. Al di sotto dei 500 metri di quota, la produzione ad esempio delle drupacee non protetta sarà distrutta al 100% in tutta la pianura".