"Dopo due anni caratterizzati da un'importante carenza di prodotto, torniamo finalmente a un'annata di produzione pressoché piena e normale. Alegra è pronta a tornare ad essere protagonista sui mercati europei e in Italia".
Non usa giri di parole Mauro Laghi, direttore generale di Alegra, business unit di Apo Conerpo e top player per il comparto ortofrutticolo: "Nel 2020 e nel 2021, a causa delle gelate che hanno compromesso prima la produzione estiva, colpendo in particolare le drupacee, poi quella autunno-invernale, con l'annus horribilis delle pere e volumi piuttosto ridotti per il kiwi, siamo stati costretti a cedere posizioni, in particolare sui mercati esteri. Il 2022 segnerà il nostro ritorno nel ruolo che ci compete".
Cristian Moretti e Mauro Laghi
"La Romagna torna a essere protagonista della frutticoltura europea - incalza Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa, cooperativa di riferimento di Alegra - Veniamo da due anni in cui la parola chiave è stata 'resilienza': nei confronti del Covid, di fronte alle gelate, Agrintesa ha fatto tutto il possibile per mantenere l'azienda attiva e supportare i propri soci. Al tempo stesso, abbiamo garantito costantemente l'operatività della struttura, mettendo in campo un'importante riorganizzazione che ci permettesse di contenere i costi, garantendo il servizio e le forniture ai nostri clienti. Ora finalmente si torna alla normalità".
Una normalità che significa buon livello produttivo, alta qualità e sguardo verso il futuro: "A parte qualche specie, come le albicocche, che registrano volumi leggermente più scarsi del potenziale, siamo in linea con le attese - prosegue Moretti - e l'andamento climatico nella fase di fioritura e post-fioritura sembra essere finalmente favorevole. Siamo pronti a servire il mercato internazionale con tutta la forza della nostra organizzazione, con l'impegno dei nostri soci e la competenza della nostra struttura: la Romagna tornerà a essere riferimento del mercato, come è stato negli ultimi decenni".
A favorire questo scenario contribuiscono anche le notizie che arrivano dall'estero: "La Spagna ha registrato ingenti danni a causa del clima - prosegue Laghi - in particolare in Catalogna e Aragona, due regioni con un calendario produttivo molto simile a quello delle nostre regioni del Nord Italia; nel frattempo, pure da Francia e Grecia arrivano notizie di problemi climatici. Non voglio gioire delle sfortune altrui ma, di certo, in questo scenario si riaprono spazi importanti sui mercati internazionali che Alegra è pronta a presidiare, riconquistando le posizioni pre-2020".
Tante le novità in cantiere: "Possiamo contare su un pacchetto varietale molto innovativo - spiega Moretti -: penso all'importante investimento in corso sulle nettarine piatte Ondine ma anche a iniziative di rinnovamento varietale che saranno sicuramente interessanti per il mercato, come le ciliegie IGP di Vignola o il progetto 'drupacee premium'. Se gli ultimi anni sono stati difficili sul fronte produttivo, di certo Agrintesa non si è fermata sul fronte della ricerca, con l'obiettivo di segmentare sempre di più la nostra gamma, arricchendola con nuovi prodotti di alta qualità".
La sfida, ora, è quella del mercato, in uno scenario geopolitico complesso: "La situazione internazionale è preoccupante - prosegue Laghi - e registra risvolti importanti lungo tutta la filiera: l'aumento dei costi alla produzione, per la logistica, come per gli imballaggi, è imponente. La sfida nella sfida sarà quella di riuscire a farci riconoscere dal mercato quotazioni che tengano conto di tutti questi rincari: opereremo con grande trasparenza verso i nostri clienti, come è nel nostro stile, con l'obiettivo di assicurare ai nostri soci quel valore aggiunto che consentirà di tenere attive le nostre filiere e garantire la giusta remunerazione ai produttori, che ci permettono di portare a scaffale frutta e verdura di alta qualità, sicura e salubre".