"Giorni intensi, quelli a Macfrut 2022, che ci riportano ai tempi pre-pandemia e ci fanno sperare in un futuro prossimo migliore, nonostante le difficoltà del momento". Questo il commento di Salvatore Consoli, presidente dell'Organizzazione di produttori Opens che partecipa alla kermesse riminese, fino a domani 6 maggio.
Da sinistra: Salvatore Consoli, Rosario Raniolo, Federica Raniolo, Biagio Consoli.
"Questa è la nostra fiera ortofrutticola, quella degli italiani e la dobbiamo difendere con una massiccia partecipazione di imprese - ha proseguito il manager - e noi di Op Opens siamo qui a testimoniare il nostro convinto sostegno alla promozione Italian Style del comparto. Chi cerca inutili paragoni con Fruit Logistica, spreca il proprio tempo perché sono manifestazioni diverse, di dimensioni diverse e con caratteristiche diverse. Qui a Rimini affermiamo la nostra identità e italianità, sinonimo di produzioni altamente garantite sotto il profilo della sicurezza sanitaria e della grande qualità".
Consoli ha proseguito: "Come in epoca antecedente all'emergenza Covid-19, già dal primo giorno abbiamo avuto un certo numero di affluenza al nostro spazio espositivo ubicato presso il Padiglione Sicilia D4/004/026. Certamente i nostri appuntamenti si svolgono anche negli stand dei nostri interlocutori, ecco perché Macfrut è una fiera dinamica e attuale".
"Nel contesto più generale, ci dispiace dover subire gli effetti di una situazione internazionale preoccupante - ha tenuto a sottolineare l'esperto - dove l'unica certezza è quella dei rincari delle materie prime e dei costi energetici. La guerra in atto, in tutta la sua drammaticità per chi la vive in prima persona, ci sta trascinando sul piano economico in un baratro, e dobbiamo essere bravi e competenti nell'intercettare le risorse previste dal PNRR".
"Il rischio, come evidenziato dal ministro Patuanelli nel suo discorso qui in fiera, è di perdere la capacità di investimento da parte delle imprese. Il prossimo decennio non lascerà più alcuno spazio all'improvvisazione. E' proprio sulle capacità manageriali, politica internazionale permettendo, che si giocherà non solo la competitività delle nostre imprese, ma la stessa sopravvivenza di molte aziende".
"Frattanto qui in fiera continuiamo a parlare dei prodotti della nostra Op. Mentre il grosso della campagna degli agrumi volge al termine, la stagione delle drupacee sta per iniziare con qualche giorno di ritardo. Bene fin qui, con i dovuti distinguo, il pomodoro che i nostri produttori coltivano quasi tutto l'anno. A breve, invece, inizierà la campagna delle nostre uve precoci con e senza semi, bio e in regime di lotta integrata - ha concluso Consoli - Se la campagna produttiva dell'uva da tavola sembra darci poche incertezze sulla qualità, ancora una volta di tutto rispetto, facciamo fatica a fare stime sull'aspetto commerciale del comparto. I primi stacchi, come di consueto, sono riservati ai nostri clienti storici della Grande distribuzione organizzata internazionale".
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Salvatore Consoli
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