L'annata 2022 per il cocomero è caratterizzata dalle elevate temperature e dalla siccità. Ciò sta determinando un incremento dei costi di produzione, dovuti anche dall'aumento delle irrigazioni. E' uno dei concetti emersi ieri 14 luglio 2022 a Lido degli Estensi (Ferrara), alla presenza di esperti del comparto delle angurie, fra cui Luciano Trentini.
Luciano Trentini
"Un secondo aspetto - ha detto Trentini - è legato alla qualità del cocomero, sempre per le alte temperature, soprattutto se non si dispone di sufficienti quantità di acqua per l'irrigazione. L'andamento climatico di quest'anno ha consentito raccolte anticipate e una campagna di commercializzazione che potrebbe concludersi prima del solito, lasciando poi spazio a produzioni provenienti da altri paesi".
Quella del 2022, nel complesso, dobbiamo considerarla una buona campagna di commercializzazione, per le angurie, dove i prezzi sono elevati anche se sono molto influenzati dalla qualità dei frutti. Oggi l'offerta è ampia. Le tipologie presenti nei mercati generali e nei supermercati sono numerose e la qualità spesso è influenzata da fattori diversi come a varietà l'area di coltivazione la tecnica colturale adottata, dal clima ecc. Il consumatore, all'atto dell'acquisto, non deve rimanere deluso, pertanto il prodotto che gli viene offerto deve essere buono al gusto.
Nel 2022 la produzione dell'Italia, secondo le ultime stime disponibili, indica una superficie di circa 12/13.0000 ettari coltivati, capaci di fornire una produzione che potrebbe aggirarsi intorno alle 500 mila tonnellate di angurie commercializzate. Una produzione più ridotta rispetto agli anni scorsi per effetto delle grandinate che hanno colpito soprattutto alcune aree del nord Italia.
A questo bisogna aggiungere l'aumento delle coltivazioni di angurie mini e midi che riducono le produzioni unitarie. Le aree di maggiore interesse produttivo a livello nazionale sono il Lazio, la Puglia, la Sicilia, la Lombardia, la Campania l'Emilia-Romagna.