Dagli insetti antagonisti alle polveri di diatomee, dai funghi utili allo zolfo, passando per le trappole e i trattamenti permessi: la lotta alla cimice asiatica non ha una sola soluzione ma un ventaglio di soluzioni che devono essere adottate e scelte di volta in volta, alla luce dei dati sperimentali sulla miglior efficacia. Lo hanno detto i ricercatori che hanno relazionato, lunedì 19 settembre a Imola (Bologna), al convegno organizzato da Agri2000 e coordinato dal Camillo Gardini.
Camillo Gardini presidente di Agri2000
Al centro dell'attenzione i risultati dei primi due anni del progetto GOI SISCCCA, Sistemi integrati sostenibili di comprensorio controllo cimice asiatica, finanziato anche dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto prevede sperimentazioni di laboratorio, verifiche in campo, lanci di insetti antagonisti, corsi di formazione per gli imprenditori, prove sperimentali per l'uso di nuovi prodotti e soluzioni.
Di fronte a circa 150 fra agricoltori e tecnici, hanno portato il proprio contributo Luca Casoli (Direttore Consorzio Fitosanitario di Modena e Reggio-Emilia), Davide Vernocchi (presidente Apoconerpo), Alessio Mammi (assessore all'agricoltura Emilia-Romagna), Eric Conti (Università di Perugia), Antonio Russo ed Elisa Marchetti di Agri2000.
L'assessore regionale E-R Alessio Mammi
"I progetti di ricerca devono essere così - ha esordito l'assessore Mammi - vale a dire strategico e indirizzato a risolvere problemi concreti delle aziende, e che abbiano una concretezza immediata ma un respiro di medio e lungo periodo. E serve un approccio collegiale per saper affrontare le emergenze come quella della cimice asiatica".
Luca Casoli
"La lotta biologica con insetti antagonisti - ha esordito Casoli - sta dando risultati incoraggianti. La vespa samurai (Trissolcus japonicus) si sta insediando nei luoghi di lancio e abbiamo visto che non entra in competizione con gli antagonisti autoctoni come Anastatus bifasciatus, anzi, l'effetto contro la cimice si amplifica. Nel 2020 abbiamo lanciato la vespa samurai in 300 siti, in 100 l'anno successivo e di nuovo in 300 quest'anno".
Casoli ha ribadito che non conta nulla se la strategia di lotta è attuata da una sola azienda, ma la cimice si sconfigge per territori, con lanci di insetti nelle aree limitrofe ai frutteti, uso di polveri, trappole, trattamenti mirati.
Elisa Marchetti
Elisa Marchetti di Agri2000 è la responsabile dei test di laboratorio per trovare nuove soluzioni contro la cimice. "In condizioni ideali abbiamo visto funghi in grado di parassitizzare ovature di cimice con efficacia dal 75 al 100%, e polveri come diatomee efficaci al 60%. Ma tutte le prove di laboratorio vanno poi verificate in campo".
Antonio Russo
Anche lo zolfo e polisolfuro di calcio hanno dato risultati da non trascurare. Antonio Russo di Agri2000 ha portato i risultati di come tali soluzioni si comportano in campo. "Nelle prove pratiche di campo abbiamo registrato performance altalenanti, comunque con buoni risultati per le polveri di diatomee e lo zolfo. L'efficacia ha oscillato fra il 60 e 70%".
Eric Conti
Eric Conti dell'Università di Perugia ha fatto il punto sulle trappole già usate e su alcune in via di sperimentazione. "L'uso di luci Led UV attrae le cimici aumentando l'efficacia delle trappole. Abbiamo anche applicato l'uso di repellenti per scacciare le cimici fuori dai frutteti e dirigerle verso le trappole. Il tutto, sempre in un'ottica di integrazione dei metodi di lotta".
Mauro Gavioli
E' stata poi la volta della testimonianza di due agricoltori che hanno partecipato alle prove mettendo a disposizione la propria azienda e il proprio tempo: Mauro Gavioli (provincia di Modena) e Sandro Trovò (provincia di Ferrara). "Ringrazio tutta Agri2000 e in particolare Renzo Bucchi per il supporto e i consigli - ha esordito Gavioli. Io coltivo in biologico da 23 anni e dico che dobbiamo fare presto, perché non c'è più tempo. Dobbiamo salvarci in tempo reale. Ho notato che nella mia azienda le polveri che Bucchi mi ha fatto usare nelle prove sperimentali, funzionano, dando come risultato un'alta protezione".
Sandro Trovò
Sulla stessa linea Trovò: "Zeolite e zolfo mi hanno aiutato molto a proteggere il mio fruttato dalla cimice. Questi risultati sono una speranza in più per poter sperare di sopravvivere".
Davide Vernocchi
A conclusione della serata Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo: "In 4 anni in Emilia Romagna abbiamo perso il 20% della superficie di peri. E ora l'unione europea vorrebbe pure diminuire del 63% l'uso delle molecole: è una cosa ridicola. Lotteremo in tutte le sedi e in tutti i modi per non fare passare questa proposta, senza alcuna alternativa, che vuole azzerare la nostra agricoltura".
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