Secondo il Servizio nazionale per la salute e la qualità dell'agricoltura (Senasa) del Perù, le esportazioni di uva peruviana potrebbero raggiungere oltre 600mila tonnellate nella stagione 2022/23, il che rappresenterebbe un aumento dell'11% rispetto alla scorsa stagione, quando sono state esportate 544.310 tonnellate, con la Red Globe e la Sweet Globe come varietà più spedite all'estero.
Le esportazioni avvengono da ottobre ad aprile. A poche settimane dall'inizio della stagione, 104 stazioni di confezionamento hanno l'autorizzazione all'esportazione e oltre 23.000 ettari di coltivazione nelle regioni di Ica, Piura, Lambayeque, La Libertad, Arequipa e Ancash possiedono le certificazioni necessarie.
Mercati di esportazione
Le uve peruviane raggiungono 93 nazioni. Tuttavia, Senasa continua a lavorare fianco a fianco con l'industria per espandere la propria base di clienti nei mercati esteri.
Il Cile e il Giappone dovrebbero essere i prossimi Paesi a entrare a far parte dei mercati di esportazione dell'uva peruviana, visti gli avanzati negoziati bilaterali, di cui Senasa è responsabile per la parte peruviana.
Recentemente una delegazione del ministero dell'agricoltura giapponese ha condotto una visita tecnica ai coltivatori e ai centri di imballaggio delle regioni di Piura e Ica, nell'ambito del processo di accesso al mercato giapponese. Anche l'Autorità cilena per l'alimentazione e l'agricoltura (SAG) sta esaminando il piano di lavoro delle aziende peruviane.
Fonte: gob.pe