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L'economista Gianluca Bagnara commenta la situazione in chiave ortofrutta

Embargo russo: ecco come cambiano gli equilibri mondiali sull'asse Russia-Cina

Il prolungamento dell'embargo russo firmato dal premier Vladimir Putin (cfr. Freshplaza del 13/10/2022) non ha sorpreso quasi nessuno, tanto meno l'economista Gian Luca Bagnara, che ricopre anche incarichi alla Fao e al Copa Cogeca.

Gianluca Bagnara

"L'asse Russia-Cina si sta rafforzando già da diversi anni - esordisce Bagnara - segno che la Russia già da tempo voleva smarcarsi dal polo europeo. Non a caso, sono diversi anni che sta cercando l'autosufficienza alimentare (cfr. Freshplaza del 22/09/2022) e la maggior parte delle tecnologie le sta acquistando dalla Cina".

Bagnara sottolinea che il prossimo passo potrebbe essere una moneta unica sull'asse Russia-Cina, basata su un paniere di materie prime, fra cui anche i prodotti agricoli. 

L'interesse di Russia e Cina si sta spostando verso l'Africa già da alcuni anni, allo scopo di avere un maggiore controllo anche sulle derrate alimentari, ortofrutta compresa. 

Lo stato dei mercati agricoli 2022: clusters regionali del commercio alimentare e agricolo, 1995–2019 (fonte Fao)

"Nel 1995 - aggiunge Bagnara - il cluster attorno all'Unione europea comprendeva anche molti paesi dell'Africa settentrionale e dell'Africa subsahariana. Nel 2007 e nel 2013, i legami commerciali alimentari e agricoli dei paesi africani con altri paesi dell'emisfero meridionale sono diventati più evidenti".

"Nel 2019, i paesi situati nelle parti orientali dell'Africa settentrionale e dell'Africa subsahariana hanno formato legami commerciali relativamente forti con il cluster dell'Europa orientale, la Russia e l'Asia centrale e i paesi dell'Asia occidentale e meridionale"  precisa.

"Nell'estate del 2015 (cfr. Freshplaza del 9/06/2016) - conclude Bagnara - ero a Mosca e incontrai il vice ministro all'agricoltura. Mi spiegò che l'embargo era già all'epoca una forma di autotutela e che sarebbe durato parecchi anni per raggiungere l'autosufficienza alimentare. Quindi già stavano investendo molto e mettendo in piedi delle filiere per aumentare il grado di autonomia alimentare".