Assomela da molti anni rappresenta l’interesse dei produttori di mele italiani a livello nazionale e presso le istituzioni europee. Secondo la portavoce Giulia Montanaro, intervenuta al congresso dei produttori ICOP di quest'anno a Weiz, le OP socie di Assomela stanno cercando di contrastare il calo della domanda attraverso misure di marketing mirate e decisioni ben ponderate per quanto riguarda la scelta delle varietà e la produzione.
A causa della ormai costante crescita produttiva nei Paesi europei - e non solo - e di fronte alla oggettiva difficoltà nell’aprire nuovi mercati, negli ultimi anni l’offerta di mele è decisamente superiore alle richieste del mercato. "I volumi di produzione continuano a crescere, mentre il consumo pro capite ristagna in tutta Europa. Stiamo assistendo a questa tendenza, oltre che in Italia, anche nei nostri mercati di esportazione più importanti, tra cui la Germania", ha dichiarato Montanaro. Le sfide attuali, come l'aumento dei costi e le irrisolte difficoltà logistiche nate con la pandemia, rendono la situazione ancora più difficile.
La domanda chiave per il prossimo futuro è: come rispondere al meglio al calo dei consumi e come attirare nuovi consumatori verso le mele. Secondo Montanaro, occorre lavorare sulla qualità - e non tanto sulla quantità - delle varietà tradizionali che rappresentano la fetta più grande della produzione nazionale, valorizzandone l'origine, le caratteristiche organolettiche e i metodi di coltivazione. Allo stesso tempo, però, è necessario ampliare l’offerta con le nuove varietà - tendenza che i produttori italiani hanno saputo cogliere per primi - e lavorare in modo mirato anche su altre tipologie di prodotti, come quelli di nicchia. "Le varietà innovative a polpa rossa, ad esempio, ma anche le vecchie varietà strettamente legate al territorio di produzione o le mele snack sono soluzioni di nicchia interessanti per attirare ulteriori consumatori".
Montanaro ha sottolineato anche l'interessante posizione della produzione biologica. "Il biologico è certamente un ulteriore driver per attirare nuovi consumatori, al momento però, ci rendiamo conto che l'attuale volume di produzione - che per altro le strategie europee vorrebbero ulteriormente rafforzare - è troppo elevato rispetto alla domanda. Ciò significa che bisogna stare attenti ad utilizzare il biologico come una leva principale per l’aumento dei consumi, perché al momento la realtà dei fatti è differente.
Secondo Montanaro, una delle chiavi del successo è rappresentata da misure di marketing mirate all’interno dei punti vendita. "Soprattutto alla luce della rapida differenziazione dell'offerta degli ultimi anni, per i consumatori è diventato sempre più difficile prendere decisioni di acquisto ragionate. Ecco perché i grandi produttori organizzati adottano ormai da anni azioni di category management mirate che guidano il consumatore verso una scelta consapevole. Come associazione, Assomela ha presentato e gestisce un progetto di promozione Ue - Knowapp - che offre corsi e seminari per il personale dei punti vendita al fine di fornire una guida esperta ai consumatori".
Per maggiori informazioni: www.assomela.it