Gli Stati Uniti non sono l'unico Paese ad apprezzare le patate dolci americane. Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), nel 2020, gli Stati Uniti sono stati il principale esportatore mondiale, per volume di patate dolci. Sulla base del peso fresco, le esportazioni di patate dolci statunitensi sono aumentate del 1.157% dal 2001 al 2021, e il valore annuo delle esportazioni è cresciuto da 14 milioni a 187 milioni di dollari nello stesso periodo.
La promozione dei benefici per la salute e l’ampliamento dell’offerta di patate dolci da parte delle aziende alimentari, come chips e patatine fritte, hanno contribuito a questa crescita. Le esportazioni verso il Regno Unito e l'Unione europea hanno registrato un forte incremento su base annua, dalla metà degli anni 2000 fino al 2018. La crescente concorrenza globale e i danni causati dall'uragano Florence al raccolto del 2019 nella Carolina del Nord, lo Stato leader sul mercato d’esportazione, hanno indebolito il mercato dell’export. Dal 2018 al 2021, le esportazioni verso il Regno Unito sono diminuite del 28% e verso l'Unione europea del 12%. Nel frattempo, hanno continuato ad aumentare verso il Canada, tra le altre destinazioni.
Gli Stati Uniti sono al settimo posto a livello mondiale nella produzione di patate dolci, secondo la FAO. Negli ultimi 20 anni, per soddisfare la crescente domanda internazionale e interna, i principali Stati produttori hanno più che raddoppiato la loro produzione di patate dolci. Questa tendenza si è stabilizzata da quando, nel 2017, la produzione di patate dolci negli Stati Uniti ha raggiunto un livello record.