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Ondata di maltempo sull'Italia: i danni nelle aree più esposte

Gli esperti l'hanno definita l'ondata di maltempo più intensa del 2022, quella causata dal ciclone Poppea, al momento in fase di attenuazione. La giornata di ieri, martedì 22 novembre 2022, è stata caratterizzata da danni e disagi in diversi areali italiani, per le piogge torrenziali e i venti di burrasca. Sono 14 in tutto le regioni in cui è scattata l'allerta. Le aree del Centro-Sud e del Nord-Est sembrano essere state quelle più colpite, ma la Sardegna e l'Abruzzo sono invece le zone in cui si sono verificate le maggiori criticità.

Ed è proprio dalla provincia di Oristano che ci giungono immagini e video sugli effetti del maltempo. A raccontarci la situazione è Salvatore Lotta, direttore dell'OP Agricola Campidanese, rientrato in Sardegna di corsa da una vacanza con la famiglia. Il manager non ha saputo trattenere il suo dispiacere. "Il vento ha danneggiato le strutture e le serre. Le raffiche hanno superato i 100 km/h. Da pochissimo avevamo terminato l'installazione di un moderno impianto di fragole in fuori suolo, sulla superficie di un ettaro. Stavamo ultimando giusto gli ultimi dettagli negli impianti irrigui, ma il cattivo tempo lo ha danneggiato. Un investimento importante, che ora necessita di nuove spese".

Danni alla struttura.

Il cambiamento climatico è sempre più evidente e distruttivo. Neanche le basette di fissaggio in dotazione, fondamentali per evitare che il palo sprofondi nel terreno, hanno retto alla violenza del vento. Molte gronde sono andate distrutte e le arcate si sono deformate. 

"La voglia di raccontare è davvero poca - aggiunge Lotta - Sono demoralizzato, soprattutto perché la coltivazione danneggiata era di mio figlio. Come si fa a stimolare questi giovani, se poi, oltre al difficile contesto economico internazionale, ci si mette anche il meteo? Ci vorranno altri soldi per rimettere il tutto in sesto".

Non mancano i danni anche in Campania. Nella Piana del Sele, in località Cioffi di Eboli, in provincia di Salerno, il vento forte non ha risparmiato gli impianti serricoli. "Al momento sono state danneggiate solamente alcune strutture serricole non di ultima generazione di qualche azienda agricola della zona. A preoccupare è proprio il vento, che è aumentato nelle ore pomeridiane". Lo spiega Angelo Giuliano, un produttore della Piana del Sele.

Danni a impianti serricoli in Piana del Sele

Campi allagati si segnalano in provincia di Caserta per via delle intense piogge degli ultimi giorni; si dovrà attendere per una valutazione dei danni.

Danni a impianti serricoli in Piana del Sele

In provincia di Avellino, invece, le precipitazioni di ieri hanno destato l'allerta per possibili frane e alluvioni. "Purtroppo i corileti e i castagneti declivi della nostra zona non dispongono di sistemazioni del terreno, e gli eventi piovosi "straordinari", che si stanno manifestando negli ultimi anni preoccupano sia per le sorti delle coltivazioni sia per l'integrità della popolazione. Infatti qui non preoccupa solo il rischio di dissesto idrogeologico, ma anche quello delle coltivazioni di collina e di montagna". A spiegarlo è Filomena Quaresima, un'imprenditrice di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino.

A cura di Vincenzo Iannuzziello e Lorena Reale