La Spagna è il produttore europeo di avocado per antonomasia, e sebbene la produzione di questo frutto sia strettamente associata alla regione mediterranea, si potrebbe dire che la sua storia abbia avuto inizio nelle Isole Canarie dove, arrivato per la prima volta dall'America, ha trovato le condizioni ideali di crescita, simili a quelle del suo continente di origine. A riferirlo è Javier Guerra.
"Gli avocado sono coltivati nelle isole più occidentali dell'arcipelago, dal momento che le aree più a est sono fortemente influenzate dal clima africano e la carenza di precipitazioni ne impediscono la coltivazione", ha affermato il rappresentante commerciale della Alisios Tropical Fruit. "Su queste isole abbiamo un clima praticamente tropicale, con temperature medie intorno ai 22-24 °C, e questo, insieme all'orografia del territorio, ci consente di produrre avocado per tutto l'anno".
"Un altro fattore distintivo è la qualità del suolo. Le Isole Canarie sono relativamente giovani e di origine vulcanica, il che significa che il suolo ha un'enorme ricchezza mineraria, accresciuta ulteriormente dal contributo della Calima, la tempesta di sabbia proveniente dal deserto africano. Inoltre, l'assenza dell'industria pesante significa che abbiamo un'ottima qualità dell'aria e dell'acqua. La Palma in particolare è considerata una riserva mondiale della biosfera", ha affermato Javier.
"Si tratta però di piccole isole con una complessa orografia che rende impossibile automatizzare la coltivazione dell'avocado, quindi praticamente tutto il lavoro viene svolto manualmente. Abbiamo anche un territorio limitato, quindi non possiamo competere in termini di volumi con le produzioni di Malaga, Granada o del sud del Portogallo, anche se ci dedichiamo a questa coltura da molti anni. Tuttavia, oltre a lavorare con il Regno Unito e il continente, siamo riusciti a consolidare la nostra nicchia di mercato nei Paesi nordici".
"Una delle caratteristiche di questi Paesi è che sono scarsamente popolati e il consumo di avocado non è eccessivamente alto, quindi le spedizioni dal Sud America sono diventate molto costose e richiedono maggiori passaggi logistici, in un processo di ridistribuzione che rende il frutto ancora più costoso", ha affermato Javier.
"Noi, invece, abbiamo la possibilità di utilizzare voli frequenti e diretti, da Tenerife verso Finlandia, Svezia, Norvegia o Islanda, e sfruttare lo spazio di carico nelle stive degli aerei commerciali per spedire a questi Paesi i volumi richiesti. Inoltre garantiamo una velocità di consegna e una freschezza dei frutti senza paragoni. Se un lotto di avocado viene spedito oggi dalle Isole Canarie all'Islanda, il cliente lo trova domani sul mercato".
"Il 50% dei nostri avocado proviene dall'isola di La Palma". La Alisios Tropical Fruit, il cui marchio è un omaggio ai venti del nord Europa che dall'Oceano Atlantico soffiano verso il Golfo del Messico - gli stessi venti che oggi guidano i velieri e che mezzo millennio fa portarono Colombo in America - è un'azienda giovane ma con una lunga esperienza nel settore agricolo delle Canarie.
"Negli ultimi anni abbiamo attraversato momenti difficili. A causa della pandemia, abbiamo perso tutti i collegamenti aerei con i Paesi nordici, il che ci ha reso molto difficili le esportazioni. A questo si è aggiunta l’attività vulcanica che ha colpito la nostra produzione. Il 50% dei nostri avocado proviene dall'isola di La Palma, e anche se le zone di coltivazione non sono state interessate direttamente dalla lava, la cenere ha rovinato il raccolto. Fortunatamente iniziamo nuovamente a registrare una crescita della produzione sull'isola, e speriamo che la situazione torni alla normalità il prossimo anno".
"Nelle Isole Canarie si coltivano circa 12.000 tonnellate di avocado. Viviamo in una zona con condizioni di coltivazioni difficili, ma riusciamo comunque a produrre un ottimo frutto e, inoltre, abbiamo un grande vantaggio: il mercato interno delle Canarie è molto forte, con un altissimo consumo pro capite di avocado, probabilmente il più alto d'Europa, a cui va aggiunto il consumo dei turisti in visita nelle isole. Inoltre, per impedire l'introduzione di parassiti stranieri nell'arcipelago, un decreto ministeriale vieta le importazioni. Pertanto, con costi così bassi e l'assenza di concorrenza da parte della frutta sudamericana, godiamo di un mercato più stabile in termini di prezzi".
"Questo ci permette di lavorare con grande tranquillità a livello di marketing e fare le cose in modo diverso, portando avanti progetti molto interessanti".
Per maggiori informazioni:
Alisios Tropical Fruit
C/ Las Adelfas 8
38760 Los Llanos de Aridane
S/c de Tenerife, Canary Islands. Spagna
[email protected]
alisiosgroup.com