Nei giorni scorsi, il comparto delle pere è stato analizzato profondamente e taluni aspetti sono stati messi sotto accusa da un produttore (cfr. Freshplaza del 23/11/2022). Sul tema interviene Albano Bergami, produttore e già responsabile di diverse cariche nel comparto ortofrutticolo.
"La pericoltura è l'ennesima opportunità che il nostro Paese non ha saputo meritare", esordisce Bergami. Mi trovo d'accordo con molti passaggi della lettera del produttore e vorrei aggiungere alcune mie considerazioni. Oggi la prima causa di sofferenza del settore è l'estrema variabilità dei volumi produttivi, determinata dal difficile adattamento della coltura ai cambiamenti climatici e dalla conseguente insorgenza di alcune patologie, insetti e funghi.
Albano Bergami alla manifestazione di Ferrara nel gennaio 2020
Se per le gelate tardive, come per le grandinate, alcuni interventi a protezione delle coltivazioni si possono realizzare, è impossibile sperare di combattere in maniera efficace insetti e funghi devastanti come cimice asiatica o maculatura bruna dopo che, seguendo una deriva demagogica e populista, finalizzata all'ottenimento di un disinformato consenso e non certo della sostenibilità, la politica ha deciso di dichiarare guerra alla chimica in agricoltura".
Ma le criticità si rilevano anche dal punto di vista commerciale. Prosegue Bergami: "E' un settore, il nostro, che finora non è riuscito a rispondere concretamente alla necessità di regolamentare i rapporti lungo tutta la filiera, favorendo sì la nascita di OP attraverso il sistema OCM, ma poi non vincolando queste all'attuazione di politiche commerciali comuni, con l'unico risultato di rinunciare sia alla maggiore efficienza dei singoli operatori commerciali, ormai estinti, sia ai veri vantaggi della concentrazione del prodotto".
Le aggregazioni, si dice, stanno alla base del successo in ortofrutta, ma sul fronte pere qualcosa non ha funzionato. "Avevamo guardato alla nascita di Opera con buone aspettative. Dallo scorso anno è stata annunciata un'ulteriore iniziativa aggregativa, denominata Unapera, che riguarda buona parte dei soggetti operanti nel settore riunitisi in AOP. Al momento, non sono pervenuti da quest'ultima tangibili segnali di vita".
Albano Bergami
E conclude: "Credo che oggi il tempo dei proclami sia ampiamente scaduto e che non ci sia più spazio per proposte inattuabili o di facciata, come il riconoscimento dei costi di produzione, di minimi garantiti o di tavoli di confronto con la GDO: ma non era anche questo il compito delle O.I."?