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Tiaan Rossouw – Rainbow Superfood

"Non so come riusciranno a sopravvivere i coltivatori di mirtilli"

Le aziende di mirtilli della Rainbow Superfood a Rawsonville e Lambertsbaai, nel Capo Occidentale, stanno iniziando la raccolta in un momento in cui i prezzi sono leggermente migliori, dopo una terribile stagione in cui i coltivatori hanno venduto i loro mirtilli a un prezzo decisamente inferiore al costo, solo per rispettare i programmi in corso.

Nell'attuale campagna, il Sudafrica è stato "soffocato" dal Perù sia in Europa che nel Sud-est asiatico (Malesia, Singapore, Hong Kong), secondo Tiaan Rossouw, amministratore delegato della Rainbow Superfoods.

Rossouw dice che nel Sud-est asiatico sembra che gli acquirenti siano prevalentemente orientati sul prezzo e preferiscano i più economici mirtilli peruviani rispetto ai piccoli frutti sudafricani. La buona notizia è che il Perù sta terminando e, secondo i rapporti, il Cile potrebbe non inviare molti volumi in Europa.
 
È stata una stagione molto negativa dal punto di vista dei prezzi, secondo Rossouw. "Sono rimasto scioccato dai prezzi di vendita di alcuni produttori di mirtilli. Solo alcuni anni fa ottenevano quattro o cinque volte di più. La maggior parte dei produttori sudafricani di mirtilli ha rifornito la finestra commerciante principale, che ora sta per concludersi. Noi andremo avanti ancora fino a gennaio".

Problemi di qualità nel Capo Occidentale
I problemi di qualità dei mirtilli del Capo Occidentale, ad esempio arrivi deboli da lotti di mirtilli precedentemente vigorosi, lasciano perplessi l'industria dei mirtilli.

"Da quello che ho sentito, i packout sono stati molto scarsi anche qui nel Capo Occidentale, cosa che non riesco a capire dato che avevamo buone condizioni di crescita e non abbiamo avuto un'ondata di caldo come quella che ha colpito i coltivatori nel nord a settembre".

Le forniture al settore del surgelato sono state interrotte la scorsa settimana, quando Euroberry ha annunciato di aver ricevuto 3.000 tonnellate di mirtilli e di non accettarne altri.

"Siamo stati fortunati perché finora abbiamo avuto una qualità molto buona, ma non è lo stesso per il prezzo", dice Rossouw. "Il prezzo è inferiore di circa 1,50 euro a cartone rispetto allo scorso anno, che era già un prezzo basso. Per quanto riguarda il prodotto aviotrasportato, il prezzo è inferiore di 3 dollari rispetto al prezzo più basso di sempre".


Rossouw dice che il trasporto aereo in Oriente, e anche in Medio Oriente, li ha distrutti in questa stagione. "Probabilmente è circa il 20% più alto rispetto allo scorso anno. E sembra che le tariffe di nolo dei container siano di nuovo più alte. Al momento, si aggirano intorno ai 10.000 dollari".

La prolungata campagna dello Zimbabwe ha complicato l'avvio di quella sudafricana
La stagione è già slittata all'inizio di quest'anno, osserva Rossouw, quando i coltivatori di mirtilli dello Zimbabwe hanno deciso di prolungare la loro stagione, dopo i deludenti profitti iniziali.

La Rainbow Superfood fornisce i mirtilli provenienti dallo Zimbabwe intorno alla settimana 15, ma quest'anno, dalla settimana 38 alla 40, gli acquirenti hanno espresso la loro preferenza per i piccoli frutti sudafricani.

"Lo Zimbabwe ha ancora una finestra disponibile, ma gli operatori si sono resi conto che non sarà una buona finestra. Di solito le aziende dello Zimbabwe raccolgono dal 60 al 70% dei loro piccoli frutti all'inizio della stagione ed è sempre andata bene. Infatti, di solito è di ottima qualità. Poi si fermano e iniziano la potatura, avendo raggiunti sufficienti profitti. I costi generali sono molto più bassi in Zimbabwe che qui in Sudafrica, e la maggior parte di loro è orientata all'imballaggio in azienda".

Quest'anno i primi profitti sono stati deludenti e quindi hanno prolungato la loro campagna di mirtilli, a scapito dell'inizio della stagione sudafricana.

"Probabilmente il prezzo non sarà mai più basso di quello attuale"
Col senno di poi, la forte estensione della superficie coltivata a mirtilli in Sudafrica, che lo scorso anno è proseguita ancora a ritmo sostenuto, non è stata probabilmente la decisione più saggia.

Osserva Rossouw: "Tra due anni ci saranno ancora più mirtilli sul mercato e devo dire che non so come faranno a sopravvivere i coltivatori di questi piccoli frutti. Se tiro le somme, non è fattibile. Il prezzo probabilmente non sarà mai più basso di quello attuale".

I coltivatori vendono solo per coprire i costi delle vendite e compensano a malapena i costi di produzione. Su un cartone, i prezzi di vendita sono 50 rand (2,8 euro) al di sotto del punto di pareggio.

L’azienda della Rainbow Superfood a Rawsonville, Capo Occidentale (foto fornite dall'azienda)

Secondo Rossouw, il prezzo alla fine risalirà, ma il prossimo anno sarà come questo. Sostiene che il necessario cambiamento dovrà arrivare dai fornitori dei servizi logistici e dai consumatori, e in tutte le colture, non solo per i mirtilli, "altrimenti saranno ancora tempi duri".

Acquirenti e consumatori orientati al prezzo stanno accelerando la scomparsa dei coltivatori. In questa situazione, le aziende agricole inizieranno probabilmente a licenziare i lavoratori.

Rossouw stima che un prezzo equo nell’impianto di confezionamento sia di 70 rand (3,9 euro) al chilogrammo per i cestini (sarebbe un po' più basso per la rinfusa), al lordo dei costi di trasporto, per un agricoltore che non ha prestiti da rimborsare, perché in questo caso bisognerebbe includere altri 10 rand alla sua proposta di prezzo equo.

Per maggiori informazioni:
Tiaan Rossouw
Rainbow Superfood
Tel.: +27 61 586 5047
Email: [email protected]

Data di pubblicazione: